Pubblicato il 19 ottobre 2010, nella seduta n. 440
COMPAGNA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri. -
Premesso che:
il 20 dicembre 1993 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la risoluzione n. 48/134 sulle istituzioni nazionali per la promozione e la protezione dei diritti umani;
il 10 marzo 2010, la signora Navanethem Pillay, Alto Commissario per i diritti umani della Nazioni Unite, nella audizione presso la Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, ricordò l'obbligo dell'Italia di dotarsi di detto organo, obbligo al momento ancora inevaso;
la risoluzione n. 48/134 delle Nazioni Unite precisa: «la composizione dell'istituzione nazionale e la nomina dei suoi membri, sia attraverso un'elezione o altrimenti, saranno stabiliti secondo una procedura che permetta tutte le necessarie garanzie per assicurare la rappresentanza pluralistica delle forze sociali (di società civile) coinvolte nella promozione e nella protezione dei diritti umani, particolarmente con poteri che rendano effettiva la cooperazione che deve essere stabilita con, o attraverso la presenza, di rappresentanti di: (a) Organizzazioni non governative responsabili per i diritti umani e impegnate a combattere la discriminazione razziale, sindacati, organizzazioni sociali e professionali interessate, per esempio, associazioni di avvocati, ricercatori, giornalisti ed eminenti scienziati; (b) Tendenze nel pensiero filosofico o religioso; (c) Università ed esperti qualificati; (d) Parlamento; (e) Dipartimenti del Governo (se questi sono inclusi, i loro rappresentanti dovrebbero partecipare alle deliberazioni solo in veste consultiva)»,
l'interpellante chiede di sapere come il Governo intenda promuovere il recepimento nell'ordinamento della risoluzione n. 48/134 e quali proposte abbia in tal senso avanzato.