Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01893

Atto n. 4-01893

Pubblicato il 2 aprile 2002
Seduta n. 149

DE PETRIS. - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e delle attività produttive. -

Premesso che:

            all’interno del Centro di ricerca ENEA «Casaccia», sito in Roma – località Osteria Nuova, risulta localizzato il più consistente deposito di rifiuti nucleari esistente in Italia;

            in tale deposito, sulla base di notizie desunte dalla stampa, risulterebbero ad oggi stoccati 6.270 metri cubi di scorie tossiche, gestite dalla società «Nucleco»;

            il Centro ENEA-Casaccia si trova oggi all’interno di un comprensorio densamente popolato, essendo localizzati a ridosso dell’impianto in questione gli insediamenti di Osteria Nuova e di Cesano (Comune di Roma) e l’intero Comune di Anguillara per un totale di circa 30.000 abitanti, peraltro in forte espansione;

            la scelta di continuare ad accumulare rifiuti nucleari all’interno di un’area così densamente urbanizzata appare in contrasto con elementari principi di precauzione e con gli indirizzi in materia di stoccaggio, anche temporaneo, dei rifiuti radioattivi;

            non è ad oggi pervenuta agli enti locali competenti alcuna comunicazione in materia di piani di sicurezza ordinari ed in caso di incidente a tutela della popolazione residente e degli addetti al Centro ENEA;

            non risultano comunicati alle autorità locali le risultanze del necessario monitoraggio ambientale sullo stato del deposito di rifiuti nucleari e delle aree contermini;

            a ridosso del Centro ENEA è inoltre localizzato il Centro Trasmissioni della Radio Vaticana, con il conseguente ulteriore impatto ambientale sulla popolazione residente,

        si chiede di conoscere:

            in dettaglio, la situazione del deposito di rifiuti nucleari sito all’interno del Centro ENEA-Casaccia in ordine alla quantità e alla tipologia dei rifiuti stoccati, alle modalità attuali di gestione e di trasporto delle scorie ed alle autorizzazioni vigenti;

            quali misure di sicurezza risultino adottate, in via ordinaria e nell’eventualità di incidente o attentato, a tutela della popolazione residente nelle immediate vicinanze e del personale ENEA che opera nel Centro in questione;

            le risultanze di eventuali monitoraggi effettuati dai competenti servizi ambientali e sanitari sul deposito e sulle aree limitrofe;

            se i Ministri in indirizzo non ritengano necessario ed urgente, nelle more del reperimento a livello nazionale di impianti idonei per lo stoccaggio definitivo, disporre comunque la delocalizzazione del deposito in questione, stante la totale inidoneità del sito attuale, ormai circondato da insediamenti abitativi di rilevanti dimensioni e da arterie stradali ad alta densità di traffico.