Pubblicato il 29 settembre 2010, nella seduta n. 430
FRANCO Vittoria - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Premesso che:
la Biblioteca nazionale centrale di Firenze ha un patrimonio di 120 chilometri di materiale per 6 milioni di volumi, 25.000 manoscritti, 3.700 incunaboli, 29.000 cinquecentine, 350.000 fascicoli all'anno di periodici e 235.000 accessi on line al giorno;
nonostante la rilevanza ed il valore del suo patrimonio e delle funzioni svolte, la Biblioteca nazionale centrale di Firenze versa in una condizione drammatica;
con un semplice fax inviato alla direttrice della Biblioteca nel mese di luglio 2010, il Ministero per i beni e le attività culturali ha annunciato che i previsti 200.000 euro - "promessi" alla Biblioteca per garantire il funzionamento della stessa nell'anno 2011 - saranno ridotti a soli 100.000 euro;
se la decisione del Ministero sarà confermata, dal prossimo mese di novembre la Biblioteca non potrà più garantire la normale apertura: sarà possibile, infatti, garantirla solo per metà giornata;
a quanto risulta all'interrogante, a tutt'oggi sono disponibili solo 50.000 euro per coprire gli stipendi del personale della ditta che si occupa della distribuzione fino al 30 novembre 2010, data in cui scadrà il contratto. Nonostante lo scorso luglio vi fosse la certezza che il contratto sarebbe stato rinnovato fino al mese di marzo 2011, la decisione del Ministero di dimezzare lo stanziamento dei fondi necessari alla retribuzione degli stipendi rende incerta e preoccupante ogni aspettativa per il futuro;
nel corso dell'anno 2010 è stato speso circa un milione di euro per il funzionamento e la manutenzione della biblioteca;
per l'anno 2011 è previsto uno finanziamento di soli 350.000 euro (a fronte dei 716.000 stanziati per il corrente anno dal Ministero). Tali fondi sono destinati unicamente alla manutenzione della biblioteca e non al pagamento del personale;
premesso inoltre che:
le gravi carenze di organico che da molti anni affliggono la maggiore biblioteca del Paese sono dovute al blocco del turnover che, insieme ai pensionamenti e all'assenza di concorsi pubblici, hanno portato, in cinque anni, ad una diminuzione di circa il 60 per cento del personale;
a causa di questa situazione, ormai insostenibile, si assiste ad un continuo ed inevitabile peggioramento dei servizi tra cui: la sospensione della catalogazione dei nuovi volumi, che rende impossibile consultare libri di recente pubblicazione; la riduzione continua della distribuzione dei libri; la contrazione, ormai divenuta ordinaria, degli orari di apertura nel periodo natalizio;
nonostante l'impegno con cui la maggior parte del personale della svolge il proprio lavoro, il degrado di questo importantissimo centro culturale è ormai tangibile (sedie rotte, scarsa pulizia, mancati restauri);
considerato che:
è noto purtroppo come i tagli alla cultura gravino anche su altre importanti istituzioni cittadine (come il "Maggio musicale") e come il patrimonio librario, musicale e teatrale sia considerato da questo Governo quasi un bene superfluo e non un patrimonio collettivo che va difeso e tutelato per la sua unicità e rilevanza;
a fronte della gravissima situazione in cui versa il patrimonio culturale del nostro Paese, il Ministro in indirizzo ha più volte rassicurato il Parlamento e l'opinione pubblica riguardo al proprio impegno a mantenere il livello delle risorse pubbliche destinate ai beni culturali all'altezza delle effettive necessità del settore, con l'obiettivo di fare del sistema culturale uno degli elementi fondamentali dello sviluppo del nostro Paese;
purtroppo i tagli ai vari settori della vita culturale previsti dalle ultime leggi finanziarie hanno smentito, nei fatti ed in modo inequivocabile, questi buoni propositi,
si chiede di sapere:
quali iniziative urgenti il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di garantire la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e delle professionalità della Biblioteca nazionale centrale di Firenze;
se non ritenga doveroso e necessario sostenere con adeguati finanziamenti le attività della Biblioteca nazionale centrale di Firenze, al fine di garantire il funzionamento e la valorizzazione di questo prestigioso centro culturale, ma soprattutto la possibilità per la biblioteca di continuare a svolgere il suo importante ruolo in una condizione di dignità e di decoro.