Pubblicato il 2 agosto 2010
Seduta n. 417
CECCANTI , DELLA MONICA , ICHINO - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -
Premesso che:
in data 5 maggio 2010 sono state accolte le dimissioni del Ministro dello sviluppo economico con la conseguente assunzione ad interim di tale dicastero da parte del Presidente del Consiglio dei ministri di tale dicastero;
è da ricordare che il Presidente del Consiglio dei ministri sin dal 6 maggio 2010 ha fatto varie e ripetute dichiarazioni di imminente cessazione dell'interim, tra l'altro anche il 23 luglio, anche in risposta all'autorevole sollecitazione del Presidente della Repubblica, ma tali dichiarazioni sono sempre state smentite dai fatti;
anche ai margini del Consiglio dei ministri del 30 luglio 2010 non si è parlato di fine dell'interim;
nel documento approvato il 29 luglio 2007 dall'Ufficio di Presidenza del partito di maggioranza relativa vi sono varie affermazioni che mettono obiettivamente in discussione la prosecuzione dell'esperienza del Governo, giacché i dissensi di partito vengono ricondotti anche a una mancata condivisione del programma di Governo. Si afferma infatti tra l'altro, come si può leggere ad esempio su un articolo pubblicato su "la Repubblica" del 30 luglio 2010: "Le posizioni dell'On. Fini si sono manifestate sempre di più (...) come uno stillicidio di distinguo o contrarietà nei confronti del programma di governo (...). I nostri elettori non tollerano più che nei confronti del governo vi sia un atteggiamento di opposizione permanente (...). Questo atteggiamento di opposizione sistematica al nostro partito e nei confronti del governo",
si chiede di sapere se ad avviso del Presidente del Consiglio dei ministri a seguito delle affermazioni dell'Ufficio di Presidenza del Popolo della Libertà si prospetti una crisi di Governo o comunque l'esigenza di una verifica dell'esistenza della maggioranza o, in alternativa, se il Governo riterrà di dover sopravvivere per qualche contraddittoria ragione rispetto alle affermazioni di detto organismo, quando si ritenga di poter procedere alla proposta di nomina del Ministro dello sviluppo economico.