Atto n. 4-03407

Pubblicato il 6 luglio 2010
Seduta n. 400

LATRONICO - Al Ministro della difesa. -

Premesso che:

Stanag è l'abbreviazione NATO di Standardization Agreement: una convenzione che stabilisce processi, termini e condizioni per equipaggiamenti o procedure tecniche in ambito militare tra i Paesi membri dell'alleanza. Ciascuno Stato aderente al patto Atlantico, Italia compresa, ratifica ogni STANAG e lo "implementa" nelle proprie strutture e "comunità" militari. Lo scopo di tutto ciò è garantire l'uniformità delle procedure comuni sul piano operativo, amministrativo e logistico, in modo che ciascun apparato militare nazionale possa, all'occorrenza, fare affidamento sulle analoghe organizzazioni alleate;

lo Stanag n. 2466 determina le condizioni di idoneità dal punto di vista odontostomatologico a cui devono attenersi i Comandi militari nazionali dei Paesi NATO nel selezionare le truppe da inviare nei Teatri operativi esteri. In breve, la procedura prevede di visitare i militari e collocarli all'interno di 4 classi di 'benessere dentale' (dental fitness class- DFC) allo scopo di inquadrarli prima di inviarli in missione. Solo coloro che rientrano nella classe 1 o 2, ovvero coloro che hanno un basso rischio di insorgenza di patologie odontoiatriche entro 12 mesi, potranno essere idonei. Gli altri dovranno prima eseguire le cure odontoiatriche prescritte durante l'esame odontoiatrico di idoneità. Chi afferisce anche alla classe 1 o 2 (idonei), se non rinnova annualmente la visita odontoiatrica, transita automaticamente in classe 4 ed è escluso dall'impiego in missione;

elemento fondamentale resta quindi l'esame odontoiatrico di tutti i militari in servizio, attualmente obbligatorio con cadenza annuale. Il controllo periodico dal dentista rientra, infatti, all'interno delle visite mediche che compongono la cosiddetta efficienza operativa del militare;

per quanto concerne la regione militare Sud la soppressione nel 2007 dell'Ospedale militare di Bari ha inficiato notevolmente la capillarizzazione dei servizi di sanità militare sul territorio (alcuni servizi quali cardiologia, ortopedia, analisi cliniche eccetera ma non l'odontoiatria sono stati prontamente riattivati nel poliambulatorio di Bari-Palese) escludendo totalmente la possibilità che un militare dell'Esercito italiano stanziato al Sud possa essere sottoposto anche ad una semplice visita odontoiatrica;

tale deplezione del servizio odontoiatrico dell'Esercito costringe di fatto il dirigente del servizio sanitario di ogni caserma inquadrata in un contingente di proiezione all'estero a inviare annualmente ogni militare a Roma (Policlinico Celio o SOC-Cecchignola) perché venga sottoposto a visita da un odontoiatra militare in ottemperanza allo Stanag n. 2466 e alla circolare del 9 gennaio 2001 dell'Ispettorato logistico dell'Esercito. Molte centinaia di militari vengono quindi inviati in "foglio di viaggio" (diaria giornaliera con rimborso delle spese di viaggio e soggiorno) a Roma determinando un evidente, ingente, aggravio finanziario per l'Amministrazione Difesa che preferisce tuttavia sopportare tale onere piuttosto che garantire la presenza al Sud, nell'Ospedale Militare Interforze di Taranto, di un odontoiatra dell'Esercito,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo, in virtù di una situazione ad avviso dell'interrogante di inequivocabile inefficienza logistico-economica, ritenga opportuno riattivare un polo medico-sanitario al Sud;

se nelle eventuali more di una decisione ben più articolata del discorso logistico medico militare, si ritenga opportuno attivare nell'immediato il servizio odontoiatrico nel poliambulatorio Bari-Palese.