Pubblicato il 16 giugno 2010
Seduta n. 398
BAIO , AMATI , BASSOLI , BOSONE , CARLONI , DI GIOVAN PAOLO , DELLA SETA , DONAGGIO , FERRANTE , ROSSI Paolo , SCANU , DEL VECCHIO - Al Ministro degli affari esteri. -
Premesso che:
la peer review OCSE-DAC del 2004 si concludeva raccomandando all'Italia di fare della coerenza delle politiche di aiuto allo sviluppo un obiettivo esplicito del Governo. In particolare, si invitava l'Italia ad adottare una dichiarazione pubblica in materia, mobilitando competenze tecniche per individuare, e, in caso, modificare, le politiche incoerenti con gli obiettivi di sviluppo;
l'Italia non ha recepito tali raccomandazioni con atti ufficiali del Governo, così come alla dichiarazione congiunta del Consiglio, del Parlamento e della Commissione europei del 20 dicembre 2005 («Consenso europeo sullo sviluppo») e alla dichiarazione ministeriale OCSE sulla Policy coherence for development (PCD) del 2008 non sono seguite specifiche iniziative o pronunciamenti formali del Governo italiano, necessari per dare coerente attuazione in sede nazionale ad obiettivi e impegni definiti a livello europeo;
secondo l'indice dell'impegno per lo sviluppo (CDI), redatto annualmente dal «Center for Global Development» di Washington per stimare l'impegno nell'attuazione di politiche a beneficio delle nazioni povere, l'Italia è in diciottesima posizione tra i 22 Paesi più ricchi del mondo;
la peer review DAC del 2009 ha concluso che la maggior parte delle raccomandazioni del 2004 non sono state realizzate, a partire dalla mancanza di una dichiarazione interministeriale che assuma come obiettivo esplicito del Governo italiano la coerenza delle politiche per lo sviluppo e dall'assenza di capacità analitiche dedicate all'analisi della coerenza delle politiche per lo sviluppo, necessarie per evidenziare eventuali aree di incoerenza,
si chiede di sapere:
come si intenda dare attuazione, con atti formali, alle raccomandazioni contenute nella peer review OCSE-DAC del 2004 e del 2009, con particolare riferimento a quelle concernenti la coerenza delle politiche di relazioni esterne dell'Italia rispetto al perseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio, che comprendano azioni chiaramente definite in termini di priorità e tempistica e conferiscano precise responsabilità istituzionali;
se non si ritenga opportuno istituire i meccanismi di coordinamento necessari a chiarire i mandati dei differenti organi nel promuovere e a monitorare la coerenza delle politiche italiane.