Atto n. 4-03240

Pubblicato il 27 maggio 2010
Seduta n. 389

FLERES - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, per le politiche europee e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

con decreto ministeriale del 22 marzo 2010 il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF) ha ripartito, in via provvisoria, la quota complessiva assegnata all'Italia per la pesca del tonno rosso ai sensi del regolamento (CE) n. 23/2010;

il comma 5 del decreto ministeriale del 15 aprile 2010 prevede che "con successivo decreto del direttore generale della pesca marittima e dell'acquacoltura, potranno essere modificate le quote già assegnate, in via provvisoria, con il decreto ministeriale 22 marzo 2010";

conseguentemente, la Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura del MIPAAF ha adottato - il 20 aprile 2010 - un decreto che regolamenta la ripartizione delle quote di pesca del tonno rosso per la campagna 2010;

in particolare il 50 per cento della quota assegnata al sistema “circuizione”, pari a 821.700 tonnellate, dovrà essere attribuito eccezionalmente al palangaro (397.000 tonnellate), alla tonnara fissa (248.800 tonnellate), alla pesca sportiva (94.700 tonnellate) ed alle quote di riserva (81.200 tonnellate), mentre il restante 50 per cento potrà essere ripartito, con successivo decreto direttoriale, in funzione dell’andamento della campagna di pesca 2010;

considerato che:

a parere dell'interrogante i criteri di ripartizione del sopracitato decreto penalizzano fortemente il sistema di pesca con licenza di palangaro, poiché la quota TAC (acronimo per l'inglese "Total allowable catch", ovvero massimo pescato consentito) di cattura accidentale annua per i palangari è, ai sensi dell'articolo 4 del decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali del 27 luglio 2000, pari a 750 chilogrammi;

Aci Castello, in provincia di Catania, è una cittadina che basa la propria economia principalmente sul settore della pesca, nel quale lavorano circa 200 pescatori marittimi professionali;

i livelli occupazionali del settore della pesca marittima e, in particolare, quelli siciliani e castellesi, già fortemente compromessi a causa della crisi economica internazionale che ha colpito anche il nostro Paese, rischiano di essere ulteriormente danneggiati dai citati criteri di pesca;

preso atto che:

nel marzo 2010 la conferenza della CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione) ha bocciato la proposta di inserire il tonno rosso nell'Appendice I della Convenzione, che ne avrebbe vietato il commercio internazionale e protetto la specie dalla pesca eccessiva;

la Commissione internazionale che gestisce le quote di pesca del tonno, l'ICCAT (International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas) potrebbe decretare il divieto di pesca del tonno rosso per salvarne la specie,

l'interrogante chiede di sapere:

se e in quali modi i Ministri in indirizzo, ciascuno per quanto di competenza, intendano procedere ad una ripartizione più equa per i palangari delle quote pesca;

se ritengano opportuno intervenire al fine di assegnare le quote eccedenti al sistema palangaro;

se e in quali modi intendano intervenire adottando gli opportuni provvedimenti per evitare il rischio di estinzione della specie e scongiurare altresì che il tonno possa essere inserito nell'elenco delle specie protette a minaccia di estinzione della Convenzione internazionale CITES;

se e in quali modi intendano intervenire al fine di salvaguardare i già precari livelli occupazionali del settore della pesca marittima italiana e, in particolare, siciliana e castellese.