Pubblicato il 27 maggio 2010
Seduta n. 389
DIVINA , VALLARDI , CAGNIN - Al Ministro dello sviluppo economico. -
Premesso che:
la diffusione di impianti fotovoltaici sul territorio nazionale ha favorito la produzione ed il consumo di energia rinnovabile. Gli incentivi del conto energia, previsti nel decreto del Ministro dello sviluppo economico del 19 febbraio 2007, anno dopo anno, hanno incoraggiato gli utenti ad installare generatori fotovoltaci, anche se, ad oggi, si è verificata una lieve riduzione dei benefici rispetto a quelli previsti originariamente;
tra i vari motivi che inducono i cittadini ad installare impianti fotovoltaici, ovvero a rinunciarvi, vi è la considerazione che gli incentivi statali sono fissati in base alla produzione effettiva di energia e non in base al costo di installazione degli impianti. Considerata la diversa conformazione del territorio nazionale, risulta molto meno appetibile l'installazione di impianti nel Nord del Paese, dove la posizione geografica e l'insolazione sono decisamente sfavoriti rispetto al Centro Sud;
la resa di tali impianti varia sostanzialmente da zona a zona, in base all'energia solare che raggiunge in un anno la superficie terrestre, stante che, alla latitudine dell'Italia, varia da 1.150 kilowatt per ora al metro quadrato l'anno per le zone alpine a 1.750 kilowatt per ora al metro quadrato l'anno per zone meridionali della Sicilia e della costa occidentale della Sardegna;
in base alla direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE, il Consiglio europeo del marzo 2007 ha riaffermato l'impegno della Comunità a favore dello sviluppo dell'energia da fonti rinnovabili in tutta la Comunità oltre il 2010. Lo stesso ha infatti approvato l'obiettivo obbligatorio del 20 per cento di energia da fonti rinnovabili sul consumo di energia complessivo della Comunità entro il 2020;
si chiede al Ministro in indirizzo, al fine di ottenere la massima diffusione delle fonti rinnovabili nel Paese nonché al fine di evitare che la differente resa degli impianti possa frenare al Nord la diffusione dell'utilizzo di energia rinnovabile, facendo sì che gli impianti siano installati solamente in determinate aree più esposte al sole, se ritenga opportuno valutare la possibilità di disporre incentivi diversificati per aree geografiche disomogenee, a compensazione del diverso grado di insolazione effettiva di cui gode la zona geografica stessa.