Pubblicato il 27 aprile 2010, nella seduta n. 366
D'ALIA , CUFFARO , BIANCHI , GIAI , FOSSON , POLI BORTONE , PETERLINI , THALER AUSSERHOFER , PINZGER , SBARBATI
Il Senato,
premesso che:
l'aeroporto di Malpensa non è più utilizzato come hub dall'Alitalia;
questo determina un ridimensionamento del traffico di passeggeri e il rischio di emarginazione dello scalo mettendo in pericolo gli sforzi pubblici, in termini economici, già avviati a suo sostegno;
rilanciare lo scalo di Malpensa quale hub a tutt'oggi sembra complicato, appare più percorribile la strada di ripensare lo stesso come importante aeroporto internazionale/intercontinentale alla luce delle manifestazioni di interesse avanzate da parte di Paesi esteri ai fini di attivare o intensificare i collegamenti con lo stesso;
l'opportunità di rendere maggiormente competitivo lo scalo di Malpensa risulta oggi più che mai urgente in occasione dell'Expo 2015 che vede protagonista la città di Milano;
attualmente l'aeroporto, ancora dopo anni dal suo avvio, non risulta adeguatamente collegato rispetto al capoluogo di regione, alle provincie lombarde e più in generale a tutto il territorio regionale e oltre. Questa sua non facile accessibilità, su gomma o ferro, rappresenta ancora oggi un evidente limite e una forte criticità al suo potenziale sviluppo;
in merito alla possibilità di realizzare una terza pista viene spontaneo sollecitare un'approfondita riflessione riguardo alla funzionalità strategica dell'opera, non solo in riferimento all'opportunità dell'investimento sotto un profilo economico, ma anche rispetto all'impatto ambientale sul circostante territorio e alla condivisione di tale iniziativa da parte della popolazione residente,
impegna il Governo:
alla luce dell'accordo "Open Skies", che liberalizza lo spazio aereo sopra l'Atlantico, ad avviare, tempestivamente, sul piano internazionale, la negoziazione o rinegoziazione di accordi bilaterali con i Paesi esteri interessati all'uso dello scalo al fine di ampliarne la gamma dei voli e, a livello nazionale, ad intraprendere una piattaforma di coordinamento tra gli aeroporti del Nord-Italia ai fini di una razionalizzazione e migliore efficienza degli scali, soprattutto per i collegamenti intercontinentali;
più in generale, a prevedere un piano aereo-portuale italiano al fine di definire ruoli e funzioni dei diversi scali;
ad avviare una politica di investimenti che renda lo scalo di Malpensa maggiormente competitivo migliorandone la fruibilità esterna, attraverso il potenziamento dei collegamenti (incremento della frequenza delle corse delle Ferrovie Nord Milano, collegamento tra la rete delle Ferrovie Nord Milano e la rete ferroviaria nazionale con particolare riferimento alla linea Alta Velocità Torino-Milano-Venezia, aumento dei collegamenti con gli autobus dai centri circostanti Malpensa), e interna, attraverso il miglioramento delle strutture (restyling del terminal 2 ora impiegato per le attività low cost, adeguamento dell'impianto di smistamento bagagli e dello scalo merci, collegamento ferroviario tra il terminal 1 e il terminal 2);
ad attivarsi affinché la società di gestione SEA possa operare sul mercato facendo leva sulla politica dei prezzi dei diritti di approdo e partenza, fissando un limite massimo e abolendo le tariffe imposte dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), e affinché la stessa possa offrire una gamma di destinazioni internazionali e intercontinentali capace di attrarre il maggior numero di passeggeri e di merci;
ad approntare misure di sostegno a favore di quei lavoratori che sono stati coinvolti nella crisi occupazionale.