Atto n. 4-02970

Pubblicato il 7 aprile 2010
Seduta n. 356

GASPARRI - Ai Ministri degli affari esteri e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

sono oltre 5.000 i cittadini italiani residenti in Italia che lavorano nella Repubblica di San Marino come lavoratori frontalieri;

i lavoratori frontalieri vivono una situazione di estrema precarietà e di disagio poiché sono soggetti a doppia imposizione fiscale in quanto pagano le tasse sia nella Repubblica di San Marino che in Italia;

detta doppia imposizione fiscale crea un'evidente discriminazione rispetto a tutti gli altri lavoratori e viola palesemente il principio costituzionale dell'eguaglianza dei cittadini (art. 3);

i predetti cittadini italiani hanno altresì un diverso trattamento salariale rispetto ai cittadini lavoratori sammarinesi pur in presenza di eguale prestazione lavorativa;

considerato che:

l'Italia ha firmato a Roma il 21 marzo 2002 un accordo con San Marino sulla doppia imposizione proprio al fine di evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali;

l'articolo 1 di detto accordo recita "la presente Convenzione si applica alle persone che sono residenti di uno o di entrambi gli Stati contraenti";

tale accordo non è ancora stato ratificato dal Parlamento italiano;

l'Unione europea e la Repubblica di San Marino hanno sottoscritto a Bruxelles il 3 dicembre 2004 l'accordo cosiddetto "Ecofin" che stabilisce misure equivalenti a quelle definite nella direttiva 2003/48/CE del Consiglio in materia di tassazione di redditi da risparmio sotto forma di pagamento di interessi;

l'articolo 10 di detto accordo stabilisce che "Lo Stato membro di residenza fiscale (...) assicura l'eliminazione di tutte le doppie imposizioni che potrebbero derivare dall'applicazione della ritenuta alla fonte";

considerato, inoltre, che:

dall'inizio del 2010 la Repubblica di San Marino ha sottoscritto 23 accordi secondo gli standard OCSE 2005 adeguando precedenti convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali che includono anche lo scambio delle informazioni;

tutti detti accordi sono stati ratificati dal Parlamento sammarinese;

dopo una serie di incontri bilaterali, lo scorso 25 giugno 2009 è stato parafato a Roma il testo di un Protocollo volto ad adeguare al modello OCSE 2005 l'accordo già sottoscritto nel 2002 con lo Stato italiano;

rilevato che il Parlamento sammarinese ha già provveduto a modificare la legge sul segreto bancario al fine di consentire un effettivo scambio di informazioni anche alla luce dei citati accordi,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo, ciascuno per quanto di competenza, ritengano di dover intervenire, nei modi e con i mezzi che riterranno più opportuni, al fine di promuovere rapidamente la ratifica del citato accordo e garantire in tal modo un equo trattamento fiscale ai lavoratori italiani residenti in Italia che prestano la loro opera nella Repubblica di San Marino;

se ritengano di dover intervenire, nei modi e con i mezzi che riterranno più opportuni, al fine di procedere celermente alla firma del citato Protocollo così come approvato in sede tecnica lo scorso 25 giugno 2009;

se ritengano di dover intervenire, nei modi e con i mezzi che riterranno più opportuni, ove ne ravvisassero la necessità, a rinegoziare in tempi brevi l'accordo in materia di doppie imposizioni fiscali, a suo tempo concluso, uniformandolo ai sopra riportati standard;

se ritengano di dover intervenire, nelle sedi e con i mezzi che riterranno più opportuni, al fine di consentire che la Repubblica di San Marino continui ad essere considerata una giurisdizione cooperativa in materia di collaborazione fiscale internazionale.