Atto n. 3-01191 (in Commissione)

Pubblicato il 25 febbraio 2010
Seduta n. 342

VIMERCATI , ROILO - Al Ministro dello sviluppo economico. -

Premesso che:

il gruppo Nokia Siemens Networks, colosso mondiale nel settore delle reti di telecomunicazioni nato nell’aprile 2007 dalla fusione tra Nokia e Siemens, conta in Italia 3.000 dipendenti, più di 1.000 dei quali lavorano in provincia di Milano;

il 30 gennaio 2008 Nokia Siemens Networks, il Governo e le Rappresentanze sindacali unitarie hanno firmato un protocollo d’intesa nel quale si prendeva atto dell’esternalizzazione della produzione e contestualmente la Nokia Siemens Networks si impegnava a mantenere in vita e potenziare gli attuali siti di ricerca e sviluppo, come esplicitamente descritto nel comma 5 "Nokia Siemens Networks, con riferimento agli impegni verbali presi dal management durante gli incontri con il Governo italiano, che prevedono il mantenimento dell’attuale presidio di ricerca e sviluppo in Italia nonché nuovi insediamenti nell’area dello sviluppo di applicazioni informatiche, è impegnata a formulare le linee di sviluppo nelle quali saranno precisati gli impegni relativi al consolidamento dell’attuale presidio italiano di ricerca e sviluppo onde consentire, nell’ambito delle competenze esistenti e anche partecipando allo sviluppo dei prodotti o componenti di nuova generazione, il mantenimento dei livelli occupazionali a valle del piano di riorganizzazione che sarà oggetto di successivo confronto tra le parti, lo sviluppo delle attività di service, di marketing e di prototipazione. Tali linee di sviluppo saranno oggetto con le organizzazioni sindacali presso il Ministero dello sviluppo economico";

nonostante la firma del protocollo d’intesa, lo stesso gruppo Nokia Siemens Networks, dopo aver annunciato la chiusura dei progetti più innovativi sviluppati nella sede di Cinisello Balsamo (Milano), ovvero la telefonia di terza generazione (i noti standard di comunicazione a distanza Umts e WiMax) e soprattutto l’innovativo standard di 4ª generazione LTE, che garantisce la banda ultralarga per la telefonia mobile, nel luglio 2009 ha reso nota la sospensione anche degli ultimi progetti rimasti (GSM e EDGE), dismissione che comporterà il licenziamento di circa 200 ricercatori;

oltre ai 200 lavoratori menzionati, tra luglio 2009 e dicembre 2009 altri 150 ricercatori della sede di Cinisello Balsamo sono fuoriusciti dal gruppo Nokia Siemens Networks tramite strumenti come mobilità ed incentivi all'esodo;

lo stesso gruppo Nokia Siemens Networks ha ottenuto dalla Banca europea degli investimenti un prestito di 250 milioni di euro per finanziare un progetto relativo al citato standard LTE che, al contrario di quanto affermato nell’annuncio della stessa compagnia, sarà sviluppato solo in Polonia e Finlandia, e non in Italia, dove, come già descritto, la fine dello sviluppo di questa nuovissima tecnologia era stata dichiarata già da tempo;

il 19 agosto 2009 il Presidente di Nokia Siemens Networks Marc Rouanne ha annunciato l’apertura a Dallas, negli USA, di un centro di ricerca per lo standard LTE, nel quale sono previste nuove assunzioni; di conseguenza, il gruppo intende procedere alla cessione dei propri centri di ricerca presenti nel milanese ad un soggetto non ancora noto;

rilevato inoltre che:

come riportato dagli organi di stampa, la Rai e Nokia Siemens Networks hanno firmato un accordo che permetterà alla due aziende di sperimentare possibili utilizzi di soluzioni tecnologiche innovative, basate su fibra ottica e applicazioni mobili per il trasporto di contenuti multimediali ad alta definizione;

tale accordo consentirà alla Rai di distribuire i suoi contenuti anche in alta definizione attraverso dispositivi mobili e fissi con l’obiettivo finale di far convergere i contenuti televisivi, mobili e multimediali, e di lavorare assieme per creare soluzioni innovative che si concentreranno principalmente nel campo della convergenza tra telecomunicazioni e Internet;

la realizzazione delle commesse della Rai a Nokia Siemens Networks consentirebbe la salvaguardia dei posti di lavoro dei 200 ricercatori in esubero,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dell’accordo tra Rai e Nokia Siemens Networks;

quali iniziative di competenza il Governo intenda realizzare presso la Rai e presso la società Nokia Siemens Networks per mantenere in Italia la commessa effettuata dalla Rai al gruppo;

se, nelle trattative che hanno portato alla firma dell’accordo, sia in qualche modo stato coinvolto il Ministero, presso cui opera il "Tavolo sulle crisi aziendali" che si sta occupando del caso Nokia Siemens Networks, per concordare un processo di valorizzazione delle risorse umane e delle competenze professionali dei ricercatori italiani e valutare, a fronte di eventuali commesse da parte di Rai, le ipotesi di rilancio dei siti di ricerca italiani di Nokia Siemens Networks anche dove venisse mantenuta la strategia di cessione ad altro soggetto.