Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02735

Atto n. 4-02735

Pubblicato il 23 febbraio 2010
Seduta n. 339

FILIPPI Marco - Ai Ministri dello sviluppo economico, dell'interno e delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

al vertice mondiale sul clima di Copenhagen i capi di Stato si sono impegnati per il contenimento dei gas serra al fine di scongiurare una crisi irreversibile del pianeta;

l'Italia è molto indietro per quanto riguarda i processi di riconversione dell'economia verso un più attento rispetto dell'ambiente;

diventa pertanto improcrastinabile cercare di ridurre gli inquinanti derivanti dalla circolazione di veicoli, che producono alte percentuali di anidride carbonica;

i Sindaci di Milano e Torino hanno proposto ai colleghi dei Comuni appartenenti alla Pianura Padana di procedere al blocco delle le auto il 28 febbraio. Un provvedimento atto a contenere la sempre più grave emergenza inquinamento che affligge le città del Nord Italia: 19 milioni di persone rimarranno "a piedi". La richiesta ha lo scopo di ridurre i livelli di inquinamento, il PM10, fissato per legge in 50 milligrammi per metro cubo, è ogni giorno abbondantemente e ripetutamente superato;

dal 1° gennaio 2010 sono venuti meno gli ecoincentivi che hanno permesso agli italiani di acquistare oltre un milione (1.059.504) di autovetture, secondo quanto riportato dall'Automobile Club d'Italia sulla base degli archivi del Pubblico registro automobilistico, con un incremento del 357 per cento per le vetture alimentate a gpl;

le disposizioni contenute in particolare nella legge finanziaria per il 2009 miravano a stimolare il mercato dell'auto con una decisa politica di ecoincentivi diretti soprattutto alla riduzione delle emissioni inquinanti, di cui le vetture alimentate a gpl rappresentano una delle categorie direttamente interessate,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo non ritengano che gli ecoincentivi possano costituire un intervento di sostegno alla produzione e all'acquisto di gran lunga preferibile rispetto al costo che lo Stato rischia comunque di dover assumere in termini di attivarsi della cassa integrazione guadagni conseguentemente alla riduzione delle vendite delle autovetture;

se non ritengano che il sostegno all'installazione degli impianti di gpl e metano per auto siano una misura di maggiore sostenibilità ambientale per la mobilità urbana e di conseguenza di maggiore tutela della salute per la popolazione residente nelle metropoli e nei grandi centri urbani.