Atto n. 3-01113

Pubblicato il 19 gennaio 2010
Seduta n. 314

CAGNIN - Ai Ministri degli affari esteri e della giustizia. -

Premesso che:

il 30 giugno 2008 una giovane ragazza di San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova, Federica Squarise, è stata barbaramente violentata ed uccisa in Spagna, nella località turistica di Lloret de Mar, dove si trovava per un soggiorno di vacanza;

ha confessato di avere compiuto l’orribile delitto un ventinovenne uruguaiano, Victor Diaz Silva Santiago, detto il "Gordo", che lo avrebbe fatto solo per il rifiuto ricevuto dalla giovane italiana e che ha affermato di avere poi nascosto il corpo per timore di essere arrestato; "Il Gordo", nel giugno 2009, è stato dichiarato capace di intendere e di volere, e quindi imputabile di omicidio, dal tribunale di Girona;

il processo contro l’assassino reo confesso non è mai iniziato perché in Spagna è in corso una diatriba giuridica: il tribunale supremo deve stabilire se tale tipologia di reati (omicidio e violenza) debba essere giudicata da un collegio di giudici togati, quindi professionisti, o da uno dei giudici onorari;

a luglio 2010 scadranno i termini previsti dalla legislazione spagnola per la custodia preventiva, pertanto, in assenza di una sentenza o di una proroga della custodia cautelare, l'assassino tornerà in libertà per una semplice decorrenza dei termini. In sostanza, per i ritardi della giustizia, un assassino reo confesso, già in arresto e dichiarato imputabile, sarà libero di tornare alla propria vita, dopo avere distrutto l’esistenza di una giovane ragazza e di quella della sua famiglia, impotente nei confronti della giustizia spagnola,

l’interrogante chiede di sapere se il Governo italiano sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se e come intenda attivarsi presso lo Stato spagnolo per evitare che un assassino reo confesso sia rimesso in libertà, con il rischio che commetta di nuovo gravi reati, e far sì che la famiglia di Federica Squarise possa ottenere finalmente giustizia.