Atto n. 3-01108 (in Commissione)

Pubblicato il 14 gennaio 2010
Seduta n. 313

ADAMO , BOSONE , FRANCO Vittoria , GARAVAGLIA Mariapia , MARCUCCI , RUSCONI , VITA - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -

Premesso che:

l'articolo 21 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 dicembre 2009, recante disposizioni urgenti di protezione civile, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 9 gennaio, attribuisce al dottor Mario Resca l'incarico di commissario delegato per la Pinacoteca di Brera a Milano, affidatogli al fine di porre in essere «i necessari ed urgenti interventi da porre in essere nello stabile monumentale del Palazzo di Brera (...) nell'ambito delle iniziative necessarie allo svolgimento del grande evento relativo al 150° Anniversario dell'Unità d'Italia»;

il dottor Mario Resca riveste la carica di Direttore generale alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico essendo stato assunto dal Ministero per i beni e le attività culturali - come specificato dal Ministro stesso nella risposta ad un'interrogazione presentata alla Camera dei deputati dall'onorevole Giulietti - tramite decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi di quanto stabilito nel decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;

il dottor Mario Resca risulta essere a tutt'oggi membro del Consiglio di amministrazione del gruppo Mondadori, la cui holding operativa la società Electa, concorre alla gestione di servizi in alcuni poli museali strategici;

in data 18 novembre 2009 i senatori Adamo, Vita e Vittoria Franco hanno presentato un'interrogazione - senza peraltro ricevere ancora alcuna risposta - sul cumulo di cariche e sulla situazione sopra descritta di conflitto di interessi in cui si trova il dottor Mario Resca;

a ciò si aggiunga che il dottor Mario Resca è altresì Presidente in carica di Finbieticola Casei, società creata per dismettere lo zuccherificio di Casei Gerola (Pavia) al fine di reinvestire il ricavato in un’attività industriale sostitutiva e di gestire anche una cifra consistente di finanziamenti da parte dell'Unione europea per tale operazione di bonifica industriale;

a questa situazione si aggiunge la già citata nomina di Mario Resca a Commissario delegato per la Pinacoteca di Brera, con dei compiti operativi a giudizio degli interroganti alquanto indeterminati e vaghi, dal momento che dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri - come ricordano anche in un'interrogazione sullo stesso tema alla Camera le onorevoli De Biasi e Ghizzoni - si evince con chiarezza solo la possibilità di avvalersi di soggetti attuatori e consulenze tecniche per le quali si registreranno ulteriori oneri per le casse dello Stato;

considerato inoltre che:

come si apprende da un comunicato ufficiale del Coordinamento nazionale UIL beni e attività culturali, la retribuzione del dottor Resca per l'incarico di Commissario delegato ammonterà a circa 2 milioni e mezzo di euro;

come si apprende dalle medesime fonti sindacali, in qualità di Direttore generale del Ministero il compenso del dottor Mario Resca ammonta a circa 160.000 euro annui;

il comma 3 dell'articolo 22 del decreto di delega autorizza il dottor Mario Resca a richiedere l'apertura di un'apposita contabilità speciale a lui intestata;

il comma 5 dell'articolo 21 del suddetto decreto autorizza lo stesso Commissario delegato ad avvalersi di soggetti attuatori e consulenze tecniche con un compenso «non superiore al 50 per cento» di quello spettante al direttore dei lavori e al Commissario delegato stesso,

si chiede di sapere:

se il Governo non ritenga incompatibili e in conflitto tra loro l’attuale funzione svolta presso il Ministero dal dottor Mario Resca - funzione che peraltro prevede decisioni e controllo sulle attività e i servizi dei grandi musei - e il ruolo, ancora ricoperto, di amministratore di Mondadori;

in quale modo il Governo ritenga compatibili le esigenze di risparmio, da ultimo ribadite con decisi tagli al bilancio del Ministero nella legge finanziaria per il 2010, con le elevate retribuzioni attribuite ad una singola persona, in virtù di compiti la cui necessità e straordinarietà sfuggono agli interroganti;

come ritenga altresì compatibili le suddette esigenze di risparmio - più volte proclamate - con i costi che deriveranno dal finanziamento di quest'ennesima struttura commissariale creata per la gestione della Pinacoteca di Brera;

se non ritengano che sarebbe necessario affidare l'incarico di Commissario delegato per la Pinacoteca di Brera ad altro dirigente pubblico al fine di superare le criticità evidenziate in premessa.