Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02421

Atto n. 4-02421

Pubblicato il 15 dicembre 2009
Seduta n. 301

CECCANTI - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -

Premesso che:

la legge 8 luglio 1998, n. 230, “Nuove norme in materia di obiezione di coscienza”, all’art. 8, comma 2, lettera e), assegna all’Ufficio nazionale per il servizio civile (UNSC) presso la Presidenza del Consiglio dei ministri il compito di “predisporre, d’intesa con il dipartimento per il coordinamento della protezione civile, forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non armata e nonviolenta”;

l'UNSC ha costituito un comitato "di carattere tecnico e ad elevata specializzazione" con l’intento di coinvolgere soggetti pubblici e privati per garantire l'apporto di specifiche competenze professionali;


il primo “Comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta” è stato costituito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 18 febbraio 2004 successivamente integrato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 aprile 2004 ed ha operato fino al termine della XIV Legislatura;

nel corso della XV Legislatura, il Ministro della solidarietà sociale (al quale erano nel frattempo state assegnate le competenze in materia di servizio civile nazionale) ha confermato, con decreto in data 27 dicembre 2007, il Comitato che ha operato fino al 31 dicembre 2008;

detto Comitato era composto da 16 membri, 6 dei quali rappresentavano le amministrazioni centrali maggiormente coinvolte (i Ministeri degli affari esteri, della difesa, dell'interno, ed il Dipartimento della protezione civile), le Regioni e Province autonome e l’ANCI, mentre i restanti erano stati individuati in quanto rappresentanti di enti di servizio civile ed esperti in materia di difesa civile non armata e nonviolenta, tra cui docenti universitari e responsabili di associazioni pacifiste;

in un’intervista rilasciata nel settembre 2009 al mensile di Pax Christi “Mosaico di pace” l’ex direttore generale dell’UNSC, Diego Cipriani, ha affermato: “lo stesso Comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta che era stato ricostituito presso l’Ufficio nazionale per il servizio civile, e nel quale sedevano rappresentanti delle istituzioni e della società civile impegnata sul fronte della nonviolenza, è scaduto a dicembre 2008 e non è stato confermato. E di certo non per ristrettezza di bilancio”;


nel rapporto sulla manovra finanziaria per il 2010 realizzato dalla campagna “Sbilanciamoci!” e presentato a Roma il 1° dicembre si legge (a pag. 55): “Occorre altresì riconoscere che l’Ufficio nazionale non ha mai fatto molto per caratterizzare il servizio civile nazionale come difesa della Patria. Anche il Comitato per la Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta che ha terminato il suo secondo mandato il 31 dicembre 2008, dopo quasi un anno non è ancora stato rinominato”;

nel “Documento relativo alla programmazione finanziaria per l’anno 2009” sottoposto nella primavera 2009 dall’UNSC al parere della Consulta nazionale del servizio civile e della Conferenza Stato-Regioni, si prevede, alla voce n. 63 (ricerca e sperimentazione di nuove forme di difesa civile non armata e nonviolenta), una dotazione finanziaria di 100.000 euro “per le iniziative di ricerca che il Comitato di difesa civile vorrà proporre al Capo dell’Ufficio. Detto comitato, allo stato, è in via di ricostituzione”;

secondo quanto riportato dal sito ufficiale del Tavolo ecclesiale sul servizio civile (www.esseciblog), il 30 settembre 2009, intervenendo a Roma al convegno della Conferenza nazionale enti servizio civile “Il futuro del servizio civile. Il servizio civile del futuro”, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega al servizio civile, on. Giovanardi, “ha annunciato l’imminente rilancio del Comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta, le cui nomine sono rimaste ferme dallo scorso dicembre”,

si chiede di sapere perché non sia stato ricostituito il Comitato e come sia stata spesa la somma di 100.000 euro prevista dalla programmazione economica 2009 per l’Unsc per la ricerca e sperimentazione di nuove forme di difesa civile non armata e nonviolenta.