Atto n. 4-02282

Pubblicato il 18 novembre 2009
Seduta n. 284

CARLONI , CHIAROMONTE - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che l'11 novembre 2009 un imponente contingente composto da Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza è intervenuto per procedere allo sgombero di un insediamento di lavoratori marocchini, braccianti che lavoravano nelle aziende agricole della Piana del Sele nel territorio di San Nicola Varco di Eboli (Salerno). La struttura che ospitava l’insediamento era il mercato ortofrutticolo costruito negli anni ottanta, mai collaudato e mai utilizzato;

considerato che:

al momento dello sgombero, nel campo-ghetto vivevano circa 800 migranti, tutti maschi e giovani provenienti da province rurali del Marocco;

le condizioni igienico-sanitarie dell’insediamento erano di assoluto degrado, senza corrente elettrica, senza acqua e privi di qualsiasi servizio igienico. Una sola fontanella rudimentale costituiva l'unico approvvigionamento idrico, un pericolo per chi vi risiedeva e per tutto il territorio;

tale contesto andava assolutamente affrontato e superato ma non prima di aver trovato una sistemazione abitativa provvisoria per gli 800 immigrati. Oggi si è in presenza di un'emergenza umanitaria: la maggior parte di quei lavoratori vaga senza meta tra le campagne, molti dormono sotto le serre delle aziende agricole e anche quei pochi che hanno trovato ricovero in strutture messe a disposizione dal volontariato laico e cattolico sono ospitati in condizioni di estrema precarietà;

si tratta di braccianti che in questi anni hanno sostituito quasi integralmente la forza lavoro locale, non più disponibile ad essere impiegata nell’agricoltura. Si stima che l'apporto del lavoro dei migranti a questo settore sia pari al 60-70 per cento del totale. Occorre, inoltre, sottolineare che la maggior parte degli extracomunitari in questione sono entrati nel territorio italiano attraverso il decreto flussi per lavoratori agricoli stagionali, per i quali non si è perfezionata la regolarizzazione a causa del rifiuto dei datori di lavoro a stipulare regolari contratti;

era in corso, attraverso l'attività sindacale e l'intervento dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, un percorso di regolarizzazione che l'intervento di sgombero ha di fatto interrotto,

si chiede di conoscere:

quali misure il Governo intenda prendere per intervenire in modo urgente per affrontare questa emergenza umanitaria al fine di consentire agli sfollati una sistemazione in alloggi provvisori e la distribuzione gratuita di pasti caldi attraverso la Protezione civile;

se si ritenga opportuno proseguire l'attività di regolarizzazione e sottrarre detti lavoratori all'illegalità del lavoro e all'odioso fenomeno del caporalato che, in questa situazione, trova facile terreno di sviluppo;

se si ritenga di intervenire in maniera urgente anche per la sicurezza delle popolazioni.