Pubblicato il 4 novembre 2009
Seduta n. 273
SBARBATI - Al Ministro dello sviluppo economico. -
Premesso che:
recentemente sulla stampa economica nazionale è apparsa la notizia che Gaz de France-Suez starebbe avviando la costruzione di due impianti di rigassificazione al largo delle coste marchigiane;
la notizia trova conferma sul sito internet dell'Autorità per l'energia e per il gas che fa capo al Ministero dello sviluppo economico;
i due rigassificatori che sarebbero posizionati in mare aperto, a 34 chilometri dalla costa, fuori dalle acque territoriali italiane, risulterebbero impianti offshore;
a quanto risulta all'interrogante, nessuna delle istituzioni locali è stata informata del progetto;
questi impianti avrebbero ciascuno la capacità di lavorare 5 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto all'anno grazie a una nave gasiera a bordo della quale dovrà avvenire il processo che trasforma il gas naturale liquefatto da liquido a gassoso;
il gas trasformato (che da 162 gradi sotto zero tornerebbe allo stato gassoso con il semplice passaggio in tubazioni intorno alle quali scorre l'acqua marina) verrebbe trasferito in condotte posizionati sui fondali, portato in una stazione di misura e immesso nel gasdotto della rete nazionale della Società nazionale metanodotti (Snam);
dalle stime effettuate dagli esperti si evince che in Italia il consumo del gas sta diminuendo in maniera significativa;
ad oggi nessuno ha spiegato quale impatto potrebbero avere questi impianti sull'ambiente marino visto che il processo di trasformazione è continuo e prevede temperature che finirebbero per modificare l'equilibrio biologico e condizionare la vita dei pesci;
esiste un ulteriore progetto che interessa le coste marchigiane per iniziativa di Api Nova Energia sul quale, le istituzioni locali hanno negoziato misure compensative per lavori pubblici in campo ambientale, e la fornitura annuale di carburanti per i mezzi comunali;
la comunità marchigiana, duramente provata dalla crisi economica e dall'applicazione di normative comunitarie che ne stanno stravolgendo la vocazione agricola e drasticamente ridotto la capacità occupazionale, verrebbe colpita ad avviso dell'interrogante, per la presenza dei rigassificatori, anche nei settori turistico e della pesca che sono trainanti per la sua economia,
si chiede di sapere:
quale sia lo stato delle trattative con Gaz de France-Suez e se intende dare il via libera ai lavori per la realizzazione dei rigassificatori di Senigallia, Porto Recanati;
se ritienga necessaria e compatibile la costruzione di due rigassificatori di esclusiva proprietà di Gaz de France-Suez al largo delle coste marchigiane, in un mare chiuso come quello adriatico, che già vede la presenza del rigassificatore di Rovigo, realizzato invece con la partecipazione al 55 per cento di società italiane;
se abbia valutato le conseguenze economiche e ambientali che questi insediamenti potrebbero provocare;
se siano previste, per le comunità locali, misure compensative;
come mai siano rimasti esclusi dai processi decisionali la Regione, le Province e i Comuni interessati dalla presenza di questi impianti.