Atto n. 3-01011

Pubblicato il 3 novembre 2009
Seduta n. 271

BAIO , TREU , VIMERCATI , BASSOLI , GIARETTA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -

Premesso che:

Bames srl - Bartolini After Market Electronics Services si occupa principalmente di riparazione, distribuzione ed assistenza post vendita di schede e apparecchiature elettroniche, in conformità ai più alti standard qualitativi e di mercato;

Sem srl - Services for Electronic Manufacturing nasce nel gennaio 2006 con l’obiettivo di sviluppare attività di progettazione ed ingegnerizzazione, collaudo, riparazione e sviluppo delle attività di prototipazione e produzioni speciali nel mercato dell’elettronica e di costituire un sicuro ed innovativo riferimento per i propri clienti;

la società Sem srl è parte del gruppo Bartolini Progetti SpA e costituisce insieme con la consociata Bartolini Ames srl, ex-Celestica Italia srl e prima ancora ex-IBM Corp., un polo di servizi tecnologici e logistici integrati, unico per completezza dell’offerta;

le due società hanno maestranze e gruppi dirigenti “interscambiabili” e sviluppano sinergie a tutti i livelli operativi, produttivi, tecnici e logistici;

il personale, altamente qualificato e con esperienze pluriennali in aziende leader nel mercato globale, è un elemento di distinzione, capace di individuare e fornire soluzioni complete e altamente qualificate;

la Bames-Sem è uno dei gruppi più importanti per la realizzazione del polo tecnologico vimercatese, un distretto hi-tech, capace di valorizzare la vocazione dell’area briantea, caratterizzata da produzioni di alta tecnologia e bacino industriale strategico per l'economia italiana;

nel dicembre 2007 Bames-Sem annunciano uno "studio strategico di fattibilità", finalizzato alla produzione di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, a basso costo ed alta tecnologia, le cui linee strategiche, industriali e produttive vengono presentate alle rappresentanze sindacali unitarie (RSU) ed alle organizzazioni sindacali (OO.SS.);

nel dicembre 2008 viene dichiarata conclusa la fase progettuale e si annuncia l’inizio della fase esecutiva, volta a realizzare un impianto industriale avente una capacità a pieno regime di 70 MW per anno e per questo scopo viene costituita la società Solar Thin Film srl;

nel febbraio 2009 alla RSU ed alle OO.SS. viene comunicato che a seguito di problemi finanziari, ovvero difficoltà nel reperimento delle risorse iniziali necessarie, il “progetto fotovoltaico” non sta producendo gli effetti previsti dallo studio;

nella primavera del 2009, nel pieno delle proprie difficoltà finanziarie e di re-industrializzazione, la Bartolini Progetti SpA acquisisce la SCC e la MVS, società italiane della multinazionale SCH Corp., azienda che si occupa di servizi Information Tecnology nel settore bancario e commerciale, composte rispettivamente da 170 e 109 lavoratori;

a distanza di poche settimane dall'acquisizione, per 95 dipendenti della SCC e 55 della MVS, si apre la procedura di Cassa integrazione guadagni straordinaria, per un periodo pari a 12 mesi;

il 16 giugno 2009 la Direzione aziendale conferma che il progetto fotovoltaico è fortemente ridimensionato, sia nei volumi produttivi che nel tipo di prodotto da realizzare, e che l’inizio di quello che avrebbe dovuto essere il cuore del rilancio produttivo del sito di Vimercate avverrà nel 2010, anziché a partire dalla seconda metà del 2009;

il 22 luglio 2009, la Bames-Sem, durante un incontro sindacale, presso la sede della Regione Lombardia, chiede l’innalzamento del numero dei lavoratori da porre in Cassa integrazione guadagni straordinaria, da 210 a 390 unità, di cui 320 appartenenti alla Bames e 70 alla Sem;

nel corso dello stesso incontro le OO.SS. e la RSU respingono fermamente questa richiesta aziendale in quanto nei mesi precedenti il numero dei lavoratori contemporaneamente in CIGS è stato molto al di sotto dei 210 richiesti da Bames-Sem e la turnazione, la produzione e la rotazione tra i lavoratori ha evidenziato una serie di disparità, che hanno anche intaccato l'organizzazione, penalizzando le categorie protette, quali i lavoratori disabili e i delegati sindacali;

il 16 ottobre, nonostante un secondo incontro, per poter sostenere il ricorso alla CIGS in deroga per la Bames, presso la sede della Regione Lombardia, le parti non trovano un accordo;

il 21 ottobre 2009, la Regione annuncia la disponibilità alla concessione della cassa integrazione in deroga per i lavoratori dell’azienda Bames di Vimercate, mentre per Sem continua la CIGS, per cui, previo accordo sindacale, gli ammortizzatori sociali potranno essere rinnovati fino al marzo 2010. In tutta la struttura industriale si prevede di coinvolgere 390 lavoratori sugli attuali 660 complessivamente impiegati;

considerato che:

la Sem, a seguito dell'accordo sindacale del 3 aprile 2007, conclude un contratto, per un periodo di cinque anni, commerciale e di produzione esclusiva di tutti i prodotti Telit, multinazionale israeliana, quotata in borsa a Londra, leader mondiale di moduli elettronici M2M;

nel contratto viene concordato "di assorbire ed impegnare in modo stabile, nelle anzidette produzioni, fino a 350 addetti entro il 2009";

per una serie di fattori, tra cui la crisi internazionale, che riduce la richiesta di volumi produttivi dei moduli M2M e conseguentemente comporta perdita di competitività e blocco degli investimenti tecnici, le produzioni vengono spostate in Cina;

a giugno 2009, Telit disattende l'impegno a divenire anche "incubatore tecnologico nell'ambito del distretto high-tech di Vimercate”, inaugurando, nello stabilimento ex Motorola di Torino, un nuovo polo di ricerca e sviluppo, per un totale circa 106 lavoratori;

a settembre 2009, gli accordi commerciali/industriali tra Bartolini Progetti/Sem e Telit si concludono con una transazione economica tra le parti, per cui le produzioni old e new di Telit a Vimercate diventano marginali, perdendo così un soggetto industriale fondamentale alla re-industrializzazione della Bartolini Progetti SpA;

visto che:

dal 2006 al 2009, i provvedimenti di concessione di CIGS sono stati 3;

il primo, dal marzo 2006 al marzo 2007, ha coinvolto solo la Bames, per una richiesta pari a 450 lavoratori;

il secondo, dal marzo 2007 al settembre 2008, ha comportato una richiesta per 350 lavoratori, anche questi appartenenti solo alla Bames;

l'ultimo, nel febbraio 2009, ha interessato 210 lavoratori, di cui 160 Bames e 50 Sem, “in rotazione”, coinvolgendo, per un periodo di 12 mesi, circa 520 lavoratori/lavoratrici su un totale di 660 “rimasti” in Bames-Sem;

durante il periodo di CIGS sono state avviate alcune nuove produzioni di nicchia, quali Ghostway, Wi-Max, produzioni wireless e Spin;

le finalità delle procedure dichiarate dalla Direzione aziendale consistevano nel fatto che, durante il periodo di CIGS, si sarebbe attivata la ricerca di imprenditori italiani e anche internazionali, che avrebbero dovuto re-industrializzare, mantenendo la vocazione hi-tech dell’intero sito produttivo di Vimercate;

le vicende che hanno caratterizzato gli ultimi tre anni vedono l’impegno e la partecipazione attiva delle istituzioni, quali Ministero dello sviluppo economico, Regione Lombardia, Provincia di Monza e Brianza e di Milano, Comune di Vimercate e delle parti sociali, tra cui Assolombarda, Azienda, OO.SS. FIM-FIOM Brianza e RSU, nella ricerca e nella firma congiunta di numerosi protocolli d’intesa ed accordi aziendali, atti a salvaguardare i livelli occupazionali, ma soprattutto finalizzati alla creazione di un polo/distretto hi-tech, con la “missione” di essere leader nel settore delle tecnologie e delle produzioni informatiche di nuova generazione;

al 30 settembre 2009 i dipendenti sono circa 660, nonostante a gennaio 2006 l'iniziale azienda Celestica contasse 850 dipendenti ed il piano industriale avrebbe dovuto occuparne circa 1.350 nel 2009;

la Borghi Trasporti, oggetto di precedente interrogazione, già gruppo Bartolini, precedentemente aveva assorbito Logistic Service, ex-Siemens di Cavenago, e, insediandosi a Vimercate, avrebbe dovuto generare sinergie di scala nella gestione integrata dell’After Market Service, gestione e riparazione apparecchi elettronici postvendita, ma non è stata mai in grado di produrre quanto definito nel piano industriale, comportando la liquidazione di circa 70 lavoratori/lavoratrici, dopo un ennesimo periodo di CIGS,

si chiede di sapere:

se il Governo non ritenga opportuno favorire la realizzazione di nuovi ed attendibili protocolli d’intesa e di piani industriali, in grado di creare la stabilità aziendale e la sostenibilità occupazionale;

se non intenda intervenire con urgenza al fine di evitare che le tante risorse economiche pubbliche già spese non raggiungano l’obiettivo per il quale sono state investite, aggravando in questo modo l'intera economia industriale del Paese;

se non ritenga necessario verificare la vicenda Telit Corp., con particolare riferimento ai contributi economici elargiti alla stessa impresa;

se non ritenga necessario investire fortemente nell'area della Brianza, cuore industriale italiano, al fine di evitare la perdita del patrimonio di skill, di professionalità, di capacità produttiva, di scolarizzazione medio-alta e di impianti tecnologicamente validi, di cui la stessa è dotata;

se non ritenga opportuno verificare periodicamente che le risorse economiche destinate allo sviluppo ed alla re-industrializzazione producano i benefici occupazionali ed industriali per cui sono state stanziate.