Atto n. 3-01002 (in Commissione)

Pubblicato il 3 novembre 2009, nella seduta n. 270
Svolto nella seduta n. 101 della 10ª Commissione (17/11/2009)

BUGNANO , CARLINO , MASCITELLI , LANNUTTI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -

Premesso che:

in data 20 ottobre 2009 la firmataria del presente atto di sindacato ispettivo ha presentato insieme ad altri senatori un'interrogazione sul caso Eutelia Agile 4-02120;

nella predetta interrogazione si denunciava, fra l'altro, come appariva ormai chiaro l'intento dilatorio dei vertici aziendali che continuavano a promettere la presentazione di un piano industriale di riunione in riunione senza mai concretizzarlo;

si evidenziava altresì come nell'ultimo incontro presso i Ministeri dello sviluppo economico e del lavoro si fosse manifestato in maniera sempre più evidente l'obiettivo reale dell'azienda, ovvero la perdita delle principali commesse, finalizzato a poter successivamente sostenere la presenza di un esubero di lavoratori;

il 22 ottobre 2009 la dirigenza dell'azienda ha comunicato ai sindacati, al Ministero del lavoro, all'Assessorato al lavoro della Regione Lazio, alla direzione regionale del lavoro del Lazio, alla direzione provinciale del lavoro di Roma – settore politiche del lavoro che gli esuberi sono pari a 1.192 unità complessive tra quadri, impiegati ed operai su una forza lavoro di 1.880 lavoratori (di cui 1.870 a tempo indeterminato e 10 a tempo determinato), cui si aggiungono 26 collaboratori e 31 dirigenti. La motivazione addotta risulta essere la necessità di comprimere la forza lavoro per la sproporzione con il numero delle commesse al fine di garantire la sopravvivenza dell'azienda. L'azienda ha esplicitato che non esistono misure alternative al licenziamento e che non è praticabile il ricorso alla cassa integrazione guadagni, né ai contratti di solidarietà;

considerato che, ad opinione dell'interrogante:

la cessione dei lavoratori da Eutelia ad Agile risponde solo a giochi finanziari dell'azienda, in spregio dei diritti dei lavoratori e delle loro famiglie, nonché degli interessi del Paese e al di là di un ragionevole confronto al livello istituzionale;

è apparso chiaro, all'esito della riunione del 14 ottobre 2009, che ci si trova di fronte a una proprietà che non aveva intenzione di attivare un piano industriale serio, ma solo di "sfruttare" quello che rimane di questa azienda;

il Governo sino ad oggi non ha svolto alcuna azione efficace e risolutiva della vicenda Agile Eutelia, in particolare non è intervenuto per mantenere ferme le commesse della pubblica amministrazione, intervento che pure era stato promesso;

si rende necessaria un'assunzione di responsabilità direttamente da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri,

si chiede di sapere se e quali iniziative concrete il Governo intenda porre in essere per tutelare migliaia di lavoratori e le loro famiglie anche al fine di salvaguardare l'occupazione e lo sviluppo di un settore all'avanguardia quale quello informatico.