Atto n. 4-02134

Pubblicato il 20 ottobre 2009
Seduta n. 267

BONFRISCO , MALAN - Ai Ministri per le politiche europee, degli affari esteri e della giustizia. -

Premesso che:

è del 14 ottobre 2009 la comunicazione della Commissione europea al Consiglio ed al Parlamento europeo in merito alle strategie dell’allargamento ed alle sfide per il biennio 2009-2010, che contiene il resoconto dei progressi compiuti negli ultimi dodici mesi dai Paesi candidati e candidati potenziali all’adesione alla UE: la Croazia, l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia, la Turchia, l’Albania, la Bosnia-Erzegovina, il Montenegro, la Serbia e il Kosovo;

è allegato a tale rapporto uno specifico documento per ogni Paese, contenente i risultati del monitoraggio svolto dalla Commissione, nonché le sue valutazioni sulla conformità dei risultati conseguiti ai requisiti stabiliti per l'ingresso nell'Unione europea;

con riferimento alla Turchia, la Commissione ha svolto una disamina sostanzialmente negativa su quanto fino ad oggi realizzato relativamente all'ampio capitolo dei cosiddetti criteri politici, evidenziando la persistenza di rilevanti criticità ed insufficienze nelle riforme volte a migliorare i diritti delle minoranze e delle donne, nonché i diritti sindacali e la situazione della libertà di stampa e di espressione;

peraltro, in questo documento specifico, la Commissione ha fatto riferimento ad alcuni episodi ritenuti contrari ai principi basilari per l’ammissione all’Unione, come il caso del gruppo Dogan Media Holding, cui le competenti autorità hanno inflitto un'elevatissima multa per presunte irregolarità fiscali;

al riguardo, la Commissione ha evidenziato che le multe irrogate sul fatturato del gruppo possono minarne la redditività e, pertanto, influire sulla libertà di stampa, auspicando, nel contempo, un maggiore rispetto dei principi di proporzionalità ed equità nei procedimenti giudiziari che hanno a che fare con questioni fiscali;

allo stesso riguardo, nel corso della presentazione del report in argomento, il Commissario europeo all’integrazione, Olli Rehn, come riportato dalla stampa nazionale ed internazionale, ha espressamente dichiarato che, quando rilevanti sanzioni arrivano a colpire il fatturato di un'azienda, esse rischiano di trasformarsi in una penalità politica più che rivestire il carattere di multa,

si chiede di sapere:

quali siano le valutazioni dei Ministri in indirizzo su quanto riportato nelle premesse;

se ritengano che le valutazioni espresse dalla Commissione nel documento citato e le successive dichiarazioni del Commissario Rehn debbano riguardare non solo i Paesi che intendono aderire all'Unione, ma principalmente quelli che già ne fanno parte;

se, quindi, non ritengano opportuno adottare le iniziative più opportune in sede europea affinché possa essere valutato se la recente sentenza con la quale si è conclusa la vicenda denominata "lodo Mondadori" possa anch'essa configurarsi come penalità politica piuttosto che come risarcimento del danno.