Pubblicato il 20 ottobre 2009
Seduta n. 267
ROILO , VIMERCATI - Ai Ministri del lavoro, della salute e delle politiche sociali e dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
la società Interbanca SpA, fondata nel 1961 dal Banco Ambrosiano, Banca d'America, Banca d'Italia e Banca nazionale dell'agricoltura, ha svolto nel corso degli anni un'intensa attività nella erogazione del credito, operando in tutti i comparti del finanziamento a medio e lungo termine e ponendosi al servizio delle esigenze di natura finanziaria principalmente rivolte alla media impresa italiana;
a quanto risulta agli interroganti nel 2003 l'intero capitale della Interbanca è stato acquisito dal gruppo Antonveneta e, nel 2008, con la partecipazione del gruppo Santander, da General electric commercial finance che ne diventa unica proprietaria a decorrere dal 7 gennaio 2009;
l'investimento di General electric commercial finance era stato preceduto ed accompagnato da un'interessante ipotesi di conferma e di rilancio di Interbanca SpA e dell'intero gruppo finanziario in Italia;
contrariamente a quanto preannunciato, l'intero polo finanziario di General electric commercial finance in Italia e, in particolare, Interbanca risentono di un notevole quanto preoccupante rallentamento delle diverse operatività;
infatti, secondo quanto pubblicato recentemente da un'autorevole testata giornalistica specializzata, il costo della provvista sostenuto da Interbanca è particolarmente elevato, e supera le ordinarie condizioni di mercato previste per una normale erogazione del credito;
considerato che:
dai riflessi preoccupanti sembrano essere le politiche aziendali che General electric commercial finance sta adottando nei confronti di Interbanca SpA soprattutto se si pensa che a soli sei mesi dal perfezionamento della suddetta acquisizione, la nuova proprietà ha manifestato l'intenzione di procedere alla riduzione del personale attualmente impiegato nelle diverse sedi - 365 unità - prevedendo il licenziamento di 160 dipendenti su 356, nonché la chiusura delle filiali di Bari, Napoli (filiale storica) e Catania - uniche filiali del Sud Italia - e delle filiali di Torino e Treviso;
il nuovo piano strategico per Interbanca messo a punto dalla nuova proprietà prevederebbe, tra l'altro, l'eliminazione o comunque una forte riduzione di prodotti di impiego tradizionali a sostegno (come il credito all'industria, gli incentivi previsti dalla legge n. 1329 del 1965 cosiddetta legge Sabatini, attività dei project financing, attività a sostegno del comparto Shipping, attività legate alla finanza agevolata - legge prevista dal decreto-legge n. 415 del 1992, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 488 del 1992);
a seguito di tale decisione, molte imprese italiane saranno costrette a rinunciare al sostegno di Interbanca ossia di un partner indispensabile per il finanziamento di investimenti di elevato standing ;
ad avviso degli interroganti il danno che deriverebbe dal ritiro dal mercato del credito presidiato da Interbanca - dettato da General electric commercial finance unicamente per il suo profilo di impresa - avrebbe inevitabilmente conseguenze negative sull'intera economia italiana, già fortemente penalizzata dalla grave crisi congiunturale,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali siano le loro valutazioni in merito;
quali iniziative si intenda adottare con la massima sollecitudine al fine di salvaguardare l'occupazione del personale attualmente impiegato presso le diverse sedi di Interbanca;
in particolare, se non si ritenga opportuno intervenire nell'ambito delle proprie competenze, presso Generale Electric affinché riconsideri quanto stabilito nell'ambito del preannunciato piano di riorganizzazione in ordine al licenziamento delle 160 unità lavorative anche in considerazione delle loro lunga esperienza e competenza;
se il Governo non ritenga necessario verificare se da parte di General electric commercial finance vi siano dei seri progetti di sviluppo nei confronti di Interbanca SpA affinché vi siano delle reali garanzie non solo per il nuovo azionista ma anche per tutti gli stakeholder interessati: dipendenti, clienti, fornitori, Stato;
in fine, se il Governo non ritenga opportuno segnalare i fatti denunciati in premessa alle autorità di vigilanza per i rispettivi profili di competenza affinché venga fatta luce su molti aspetti a giudizio degli interroganti ancora oscuri dell'intera vicenda che ha portato all'acquisizione di Interbanca da parte di General Electric.