Pubblicato il 29 luglio 2009, nella seduta n. 248
MASCITELLI - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -
Premesso che:
il tragico sisma che ha colpito la provincia dell'Aquila il 6 aprile 2009 ha spinto molti docenti e componenti del personale ATA a chiedere l'inserimento nelle graduatorie (ex permanenti) ad esaurimento nelle altre province abruzzesi;
ogni lavoratore della scuola è nel pieno diritto di accedere alla mobilità nell'ambito delle scuole regionali, e in particolar modo lo sono quelli che hanno subìto in prima persona le gravi e drammatiche conseguenze del sisma;
tale richiesta poterebbe essere avanzata anche dal personale della scuola assunto a tempo indeterminato;
tali inserimenti produrranno problemi di disponibilità di cattedre sia a coloro che, risiedendo in una determinata provincia, da anni sono inseriti nelle suddette graduatorie, sia a quelli che verranno a trovarsi nelle condizioni di "perdente posto";
il ridimensionamento dell'organico scolastico previsto dalla legge finanziaria per il 2009 porterà nelle scuole abruzzesi ad una riduzione del personale stimata in circa 1.000 unità e tale provvedimento, insieme a questo massiccio esodo, finirà per sovvertire tutti gli equilibri occupazionali all'interno di ciascuna provincia dell'Abruzzo;
potrebbe verificarsi, dunque, come già accaduto nelle scuole di Pescara, Giulianova, Roseto, e in altri centri dell'Abruzzo costiero, un "sovraffollamento" di lavoratori ed alunni con gravi ripercussioni sul buon funzionamento scolastico,
si chiede di sapere se il Governo sia a conoscenza di quanto illustrato e se non consideri necessario intervenire nei modi che gli sono propri, attuando una "moratoria" di tre anni per tutti i nuovi provvedimenti e per tutti i movimenti, compresa la nuova razionalizzazione della rete scolastica, previsti nella scuola così come avvenne in Umbria in occasione del sisma del 1997.