Atto n. 4-01856

Pubblicato il 29 luglio 2009
Seduta n. 248

BALBONI - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. -

Premesso che:

l'Associazione provinciale allevatori (Apa) di Ferrara è un ente morale istituito con decreto del Presidente della Repubblica 3 luglio 1958, n. 792;

il Ministero delle politiche agricole e forestali è l'organismo nel quale (dal punto di vista tecnico ed economico-finanziario) risiede la responsabilità dell'attività di controllo, selezione e conservazione del bestiame quale forma di investimento pubblico volta al miglioramento del patrimonio zootecnico nazionale;

detta attività di controllo è gestita dall'Associazione italiana allevatori (Aia), che periodicamente effettua le ispezioni presso le oltre 90 Apa presenti sul territorio nazionale;

considerato che:

l'Apa di Ferrara svolge, su delega dell'Associazione italiana allevatori (Aia) e per effetto dell'articolo 3 della legge 3 agosto 1999, n. 280, che modifica la legge n. 30 del 1991 un ruolo attivo nell'attività di selezione, valorizzazione e conservazione della biodiversità del bestiame;

l'Apa di Ferrara ha sempre svolto le attività di selezione genetica del bestiame nel rispetto del proprio statuto e nell'interesse dei propri associati e del patrimonio zootecnico provinciale;

considerato, inoltre, che:

il 9 luglio 2009 l'Aia ha comunicato all'APA di Ferrara che a decorrere dal 1° agosto 2009 le competenze dell'Ufficio provinciale dei controlli funzionali e dei registri anagrafici istituito presso l'Apa di Ferrara saranno trasferite all'analogo ufficio istituito presso l'Apa di Bologna;

tale decisione sarebbe frutto di una deliberazione della Giunta esecutiva dell'AIA motivata dall'articolo 7 del proprio regolamento;

l'organo deliberante dell'AIA è il Comitato direttivo;

l'interrogante chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle motivazioni che hanno indotto l'AIA a disporre l'unificazione dell'ufficio provinciale dei controlli funzionali e dei registri anagrafici dell'APA di Ferrara e di Bologna e se ritenga che tale decisione sia conforme al regolamento dell'AIA.