Pubblicato il 28 luglio 2009
Seduta n. 245
SCANU , SANNA - Ai Ministri dell'interno e delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
la recente istituzione della provincia di Olbia-Tempio ha sancito ufficialmente l’importanza che Olbia e i territori circostanti hanno ormai assunto in Sardegna; la provincia sarda, coi suoi insediamenti turistici che ne fanno uno dei maggiori poli di attrazione dell’isola, rappresenta infatti una realtà in rapida espansione economica e commerciale;
lo sviluppo economico ha comportato la concentrazione di ingenti investimenti immobiliari, tra i quali, però, possono nascondersi infiltrazioni malavitose e capitali illeciti; è necessario quindi garantire un efficace controllo di possibili fenomeni criminali attraverso un’intensa e costruttiva attività di collaborazione tra gli enti territoriali e le Forze dell’ordine;
a questo scopo forze sociali e forze politiche di tutti gli schieramenti hanno sollevato da anni il problema di avere nel territorio della nuova provincia strutture e mezzi logisticamente più adatte per potenziare la presenza dello Stato e per condurre politiche della sicurezza e di repressione di attività illecite più efficaci;
l’amministrazione comunale di Olbia, con delibera di Consiglio n. 90 del 25 luglio 2006, cedeva al Ministero dell’interno, in diritto di superficie, un’area di oltre 12.000 metri quadrati, situata nel nord della città; in questo spazio, anche nell’ambito degli interventi infrastrutturali e complementari connessi al vertice G8, doveva sorgere la nuova Questura di Olbia;
il Ministero dell’interno, con nota n. 4.903 del 18 giugno 2008, trasmetteva alla Regione Sardegna il progetto di “Realizzazione della nuova sede degli organismi della Polizia di Stato di Olbia”, ottenendo il nulla osta della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 15, comma 7, delle Norme tecniche di attuazione del piano paesaggistico regionale;
il 26 novembre 2008, alla presenza dei rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Lazio-l'Abruzzo e la Sardegna e dell’amministrazione comunale, veniva ufficialmente consegnata alla ditta aggiudicataria dei lavori la superficie sulla quale dovevano sorgere gli uffici del nuovo commissariato di Olbia;
la conclusione dei lavori e la consegna dello stabile, situato nel quadrante nord della città, in un punto strategico per la mobilità, data la presenza delle principali direttrici stradali, era prevista per il 29 maggio 2009, in modo da consentire alla struttura di operare in piena efficienza durante il G8, in programma nel mese di luglio a La Maddalena;
lo spostamento del summit internazionale da Olbia alla città de L’Aquila ha comportato dapprima un rallentamento dei lavori, la cui conclusione era rinviata al 29 settembre, e a partire dal 18 giugno 2009, un vero e proprio blocco; infatti le risorse economiche necessarie al completamento dell’opera sembra siano venute a mancare a causa dello spostamento del vertice ad altra sede, il quale avrebbe provocato una ridislocazione dei fondi;
la sicurezza dell’ordine pubblico e della sicurezza è legata, come affermato dal prefetto Guglielmann, al potenziamento logistico delle strutture essenziali per le attività di intelligence e di controllo del territorio;
a pagare le conseguenze di questa incresciosa situazione non saranno solo gli agenti di polizia e i cittadini olbiesi, che non potranno godere ancora per molto di una struttura preannunciata come avveniristica, e supertecnologica, ideale per fronteggiare la criminalità, ma anche i 60 operai della ditta appaltatrice, che sono stati mandati a casa: per i più fortunati di loro ci sarà la cassa integrazione mentre per i carpentieri è scattato il licenziamento immediato;
il titolare della ditta appaltatrice dei lavori, Vincenzo Lattanzi, ha dichiarato di aver anticipato un’ingente somma, circa 6 milioni e mezzo di euro, per la realizzazione dei lavori, senza aver ancora ricevuto alcun compenso;
le organizzazioni sindacali del territorio sono mobilitate affinché sia recepita dalle autorità competenti l’importanza degli stanziamenti necessari alla conclusione dell’opera,
si chiede di sapere:
se si intenda chiarire quali fossero le fonti di finanziamento, attraverso quale voce di bilancio, in capo a quale Ministero fosse stata trovata la copertura per la costruzione dell’opera;
se il mancato completamento dell’opera sia da mettere in relazione con lo spostamento del G8 a L’Aquila;
se corrisponda al vero che il finanziamento era stato attivato con 10 milioni di euro di Fondi per le aree sottoutilizzate (FAS) e che poi tale finanziamento sia stato revocato, o comunque le risorse inizialmente programmate siano state stornate, per la costruzione di altre opere al di fuori del territorio della Sardegna;
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza delle motivazioni che hanno condotto all’interruzione dei lavori di costruzione della Questura di Olbia;
quali iniziative intendano adottare al fine di ripristinare le condizioni necessarie affinché sia portata a compimento un’opera di vitale importanza per l’intera provincia di Olbia.