Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01804
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Atto n. 4-01804
Pubblicato il 22 luglio 2009
Seduta n. 241
CASTRO - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, per le politiche europee e dello sviluppo economico. -
Premesso che:
dal 1° gennaio 2009, Rete ferroviaria italiana (RFI) ha variato in via unilaterale la tariffazione per l'accesso ai raccordi privati, vale a dire la misura del contributo che RFI medesima richiede ai titolari di scali ferroviari privati e/o di tratte binarie private per potersi interfacciare con la rete ferroviaria gestita dalla società, applicando incrementi straordinariamente elevati, pari in media al 1.400 per cento circa;
l'effetto brutale di tale tariffazione, aumentata in misura tanto anomala, non viene attutita nemmeno dai meccanismi di applicazione degli sconti, che diventano percepibili solo in presenza di volumi di traffico altissimi (il livello di soglia per attivare gli sconti è di 80 treni/anno, corrispondenti a circa 65.000 tonnellate di merce movimentata, con un punto di pareggio tra sconto e canone posizionato a circa 250 treni/anno, pari a circa 200.000 tonnellate: si tratta di dimensioni ardue anche per primarie aziende nazionali);
la conseguenza di un simile atteggiamento è la penalizzazione delle imprese che abbiano eseguito investimenti nello sviluppo di tratte ferroviarie proprie e/o di propri scali merci e, in prospettiva, la menomazione competitiva del settore del trasporto ferroviario merci rispetto a quello del trasporto su gomma;
la discriminazione di fatto del trasporto merci per ferrovia è contraddittoria rispetto alle indicazioni del Libro bianco della Commissione delle comunità europee "La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte", che esplicitamente impegnano a una ristrutturazione della tariffazione funzionale ad un riequilibrio, socialmente ed ecologicamente compatibile, delle forme di trasporto merci;
la politica tariffaria di RFI favorisce gli scali direttamente gestiti dalla società medesima, deteriorando le ragioni di equilibrio competitivo degli scali privati e dunque generando condizioni di patologico rafforzamento dell'assetto para-monopolistico della gestione attuale delle reti ferroviarie in Italia,
si chiede di sapere quali azioni i Ministri in indirizzo, per quanto di propria competenza, abbiano adottato o intendano adottare per porre rimedio ad una condizione di patente e grave iniquità concorrenziale, come quella descritta.