Atto n. 4-01573

Pubblicato il 9 giugno 2009
Seduta n. 218

BAIO , ADAMO , BASSOLI , BOSONE , CERUTI , D'AMBROSIO , FONTANA , MAZZUCONI , ROILO , TREU , VIMERCATI - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -

Premesso che:

il 2 giugno 2009, anniversario della Festa della Repubblica, in occasione di una manifestazione nell'ambito della campagna elettorale del Popolo della libertà, il Ministro dell'istruzione, università e ricerca, avvocato Mariastella Gelmini, si è recata a Besana Brianza;

il volantino distribuito al fine di promuovere l'incontro, denominato "Festa...in famiglia", si riferiva direttamente ai minori esortandoli alla partecipazione con lo slogan, così come testualmente riportato, "Bambini vi aspettiamo!", in quanto sarebbero stati presenti intrattenimenti ludici, quali gonfiabili, palloncini e maghetti e sarebbero stati distribuiti "ghiaccioli, bibite e pizzette a go-go";

alla manifestazione erano presenti circa 350 persone, tra cui autorità civili e religiose, ma soprattutto famiglie con bambini ed educatori scolastici, vista la presenza del Ministro;

alcuni genitori ed educatori hanno esposto uno striscione che testualmente riportava lo slogan "Se la scuola è costosa oggi, chissà quanto ci costerà l'ignoranza domani";

alla vista di detto cartello, il Ministro ha iniziato il suo intervento apostrofando come "pirla" coloro che lo esponevano, in modo pacifico, e asserendo anche che questi ultimi "non sanno cos'è la democrazia";

lo stesso Ministro dell'istruzione, con proprio decreto, ha ritenuto essenziale la valutazione del comportamento degli studenti, in quanto ritenuto "elemento significativo per formare la personalità dei ragazzi";

il Presidente della Repubblica, lo stesso 2 giugno 2009, ha asserito che questa campagna elettorale è "fuori tono", esprimendo la necessità di "coesione" ed esprimendo la speranza che tale esigenza "venga raccolta anche da chi ha funzioni di rappresentanza politica e istituzionale",

si chiede di sapere:

se il Presidente del Consiglio dei ministri ritenga compatibile con il mantenimento del mandato di Ministro dell'istruzione, università e ricerca il comportamento posto in essere e la terminologia utilizzata dal titolare di tale dicastero nel corso del richiamato pubblico evento - proprio nel giorno dell'anniversario della Festa della Repubblica - in quanto offensivi verso i presenti e tali da costituire un pessimo esempio per tutta la popolazione scolastica;

se il Presidente del Consiglio non intenda esprimere pubbliche scuse a nome del ministro Gelmini, visto che la stessa non si è espressa a riguardo, pur non avendo negato l'accaduto.