Atto n. 4-01497

Pubblicato il 14 maggio 2009
Seduta n. 207

DE ECCHER - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -

Premesso che l'interrogante ha già presentato, il 5 febbraio 2009, un'interrogazione parlamentare avente ad oggetto l'esistenza della sindrome da deficit di attenzione e iperattività (cosiddetta sindrome ADHD), alla quale ad oggi non è stata fornita risposta;

considerato che:

nei prossimi giorni è previsto lo svolgimento, presso la Facoltà di medicina di Padova, del VII Congresso nazionale sul tema "Disturbo da deficit di attenzione/iperattività";

i lavori di detto Congresso sono articolati secondo la presupposizione, priva di legittimazione scientifica, che l'ADHD sia una patologia specifica;

l'esperienza fatta in America circa i trattamenti per deficit di attenzione e iperattività ha consentito di comprendere appieno come sia la tempistica che le modalità delle procedure adottate verso i bambini fossero finalizzate a favorire esclusivamente gli interessi congiunti di alcune case farmaceutiche e di alcune categorie professionali;

a seguito di dette sperimentazioni, molti Stati federali hanno, difatti, modificato i protocolli precedentemente applicati;

preso atto che:

secondo l'esperienza americana, la "procedura di divulgazione" della sindrome da ADHD inizia infondendo nella popolazione l'idea dell'esistenza della sindrome stessa a mezzo stampa, convegni, dibattiti come se si trattasse di una nuova e pericolosa malattia; si passa, poi, a sperimentare test specializzati nelle scuole alimentando vieppiù la curiosità e l'allarme dei genitori fino a indurli, infine, a fare tutto quello che viene prospettato come necessario per la salvaguardia della salute dei figli;

a seguito del responso negativo registrato, seppur tardivamente, negli Stati Uniti da detta "procedura divulgativa", le multinazionali interessate alla commercializzazione dei "farmaci anti ADHD" hanno spostato la loro attenzione sul mercato europeo riproponendo la stessa sequenza: stampa, test e vendita dei medicinali;

alcune realtà territoriali, la Regione Piemonte e la Provincia Autonoma di Trento in primis, hanno scelto di legiferare, con il consenso di tutte le parti politiche, in modo da vietare la somministrazione dei test nelle scuole e da considerare necessario il consenso delle famiglie per il trattamento farmacologico dei bambini coinvolti,

l'interrogante chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto sopra esposto e, in caso affermativo, se ritenga di dover intervenire con i mezzi e nei modi che riterrà più opportuni al fine di chiarire l'effettiva portata del fenomeno ADHD e le conseguenti iniziative pubblicitarie e farmacologiche tranquillizzando l'opinione pubblica e, soprattutto, mettendo al riparo da speculazioni la salute dei più piccoli, quindi dei più indifesi cittadini italiani.