Pubblicato il 24 marzo 2009, nella seduta n. 178
DONAGGIO - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che:
con interrogazioni presentate al Senato il 11 giugno 2008 (4-00142) e il 17 settembre 2008 (4-00500) sono stati posti quesiti al Governo in merito all’apertura e all’ultimazione delle opere afferenti al Passante di Mestre;
a tali interrogazioni il Governo ha risposto affermando che l'apertura al traffico del Passante sarebbe avvenuta entro la fine del 2008, fatta eccezione per i caselli intermedi di Spinea (Venezia) e di Preganziol (Treviso), la cui apertura dovrebbe avvenire entro l'estate 2009, e che lo stato di avanzamento dei lavori era prossimo all'80 per cento del totale delle opere;
in data 8 febbraio 2009, il Passante, con alcuni giorni di ritardo rispetto alle previsioni, è stato aperto al traffico dapprima solo come opera autostradale di collegamento tra le direttrici Trieste e Milano della A4. Successivamente è stato aperto al traffico il casello di Preganziol e il raccordo tra la A57 con provenienza Venezia verso il “Passante”;
l’apertura di tale nuovo breve tratto autostradale del corridoio 5 Lisbona-Kiev ha segnato un momento di sviluppo del sistema infrastrutturale italiano e veneto di grande comunicazione;
considerato che:
il Passante di Mestre, così come previsto nel progetto approvato, dovrebbe essere completato dall’arretramento della barriera di Mestre-Villabona a Dolo, dalla realizzazione del nuovo svincolo di Dolo e dalle opere complementari di adduzione all’arteria autostradale e di sviluppo e risorsa per il territorio;
tali ulteriori opere dovrebbero inserirsi armonicamente nel territorio, senza danneggiare eccessivamente il paesaggio circostante;
restano da definire i tempi per la realizzazione del collegamento con la A27 Venezia-Belluno, degli ulteriori due caselli di Scorzè-Martellago e Spinea e del collegamento con la A57 nella direzione Venezia con provenienza Trieste;
tenuto conto che:
il 28 agosto 2004 è stato sottoscritto tra Regione Veneto, Provincia di Treviso, Provincia di Venezia, Veneto Strade, Società autostrada Venezia-Padova ed i 13 Comuni interessati dal passaggio del “Passante” il protocollo d’intesa per la realizzazione delle cosiddette “Opere complementari al Passante”;
il 29 giugno 2005 la Giunta regionale del Veneto ha approvato l'elenco delle opere prioritarie complementari al Passante, che rientrano nella cosiddetta fascia A, già individuate nel suddetto protocollo dell'agosto 2004;
tale provvedimento è stato poi trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'erogazione dei fondi statali ad hoc necessari per l’esecuzione di tutte le opere complementari (fascia A e fascia B);
alla data odierna risultano finanziate, ma non si è ancora iniziata l’esecuzione, le sole opere complementari attinenti alla fascia A mentre non risultano ancora finanziate le altre opere riferite alle fascia B;
preso atto che:
non risulta ancora iniziata alcuna delle opere per la realizzazione dell’arretramento della barriera di Villabona e dello svincolo di accesso dalla Riviera del Brenta di Dolo;
il ministro Matteoli in data 6 novembre 2008 nella risposta all'interrogazione del 17 settembre 2008 (4-00500) ha affermato che: “si è optato per realizzare i lavori della barriera di Venezia Ovest - comprensivi del tunnel di servizio di barriera che dovrà sottopassare l’intera carreggiata autostradale - solo ad avvenuta apertura al traffico del passante autostradale di Mestre”;
alcune delle opere realizzate nell’area in corrispondenza dell’intersezione del Passante con la A57 in località Roncoduro appaiono non compatibili con il progetto approvato di spostamento della barriera da Villabona a Dolo e di realizzazione dello svincolo-accesso di Dolo al tratto liberalizzato dell’autostrada Dolo-Mestre;
i Consigli comunali di Mira e di Dolo rispettivamente in data 28 novembre 2008 e in data 29 gennaio 2009 hanno votato entrambi all’unanimità alcuni ordini del giorno nei quali, tra l’altro, si afferma che:
a) durante la primavera del 2008, al fine di accelerare i lavori di realizzazione del Passante stesso, è stata demolita la stazione autostradale di Dolo ed aperto al traffico il casello provvisorio di Vetrego (Mirano-Dolo), in comune di Mira;
b) l’assenza dell’accesso al sistema autostradale dalla vecchia stazione di Dolo ha comportato un aggravio del traffico lungo la riviera del Brenta e lungo gli assi di scorrimento provinciali che attraversano il territorio con gravi ripercussioni sulla salute e sull’incolumità dei cittadini;
c) il progetto approvato prevede a Dolo l’arretramento della barriera di Villabona e la realizzazione di un accesso all’autostrada mediante un nuovo svincolo posto a valle della suddetta barriera arretrata garantendo il libero transito nel tratto di tangenziale urbana da Dolo a Quarto d’Altino e a Mogliano Veneto;
d) la liberalizzazione del tratto autostradale tra Dolo e Mestre, attesa dalla riviera del Brenta sin dai tempi dei campionati mondiali di calcio del 1990, è determinante, unitamente al mantenimento ed all’eventuale implementazione degli accessi alla rete internazionale di logistica, per il rilancio del sistema turistico, economico e produttivo dell’intera riviera del Brenta;
e) l’assenza di qualsivoglia concreta azione di cantiere per la realizzazione della nuova stazione di Dolo unita alla realizzazione a Vetrego (Mirano-Dolo) di una stazione autostradale con controllo degli accessi in sostituzione dello svincolo progettualmente previsto fa presupporre la conservazione nel tratto Dolo-Mestre di un sistema autostradale di tipo “chiuso”, anziché di una tangenziale urbana con caratteristiche di autostrada libera da pedaggio, con il conseguente mantenimento della barriera di Venezia-Mestre nella attuale posizione;
f) in tale contesto anche il progettato ed assentito svincolo di Dolo risulterebbe soppresso costringendo il traffico proveniente dalla riviera del Brenta a raggiungere il sistema autostradale o attraverso la stazione di Vetrego (Mirano-Dolo) o attraverso la stazione di Padova Est, con gravi ripercussioni sulla già intasata riviera del Brenta e quindi sulla salute dei cittadini e sulle prospettive di sviluppo dei territori rivieraschi,
si chiede di sapere:
con quali tempi si intenda realizzare l’arretramento dell’attuale barriera di Venezia-Mestre a Dolo e la costruzione dello svincolo di Dolo così come da progetto approvato;
se corrisponda al vero che le opere già realizzate in corrispondenza dell’intersezione del Passante con la A57 in località Roncoduro non sono conformi al progetto approvato;
come ed in quali tempi si intenda procedere per la realizzazione delle opere complementari - inserite nella fascia A - ed il finanziamento delle opere complementari al Passante - inserite nella fascia B - previste nel protocollo d’intesa del 28 agosto 2004.