Pubblicato il 3 marzo 2009, nella seduta n. 162
MARCUCCI - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Premesso che:
la Basilica della Madonna dell’umiltà di Pistoia è la più importante testimonianza rinascimentale dell’architettura monumentale pistoiese, caratterizzata dalla cupola cinquecentesca realizzata da Giorgio Vasari e alta 59 metri;
al restauro e consolidamento della predetta Basilica è stato assegnato un finanziamento di 1.391.810 euro (408.190 nel 2007, 461.180 nel 2008 e 522.440 nel 2009) con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali del 19 giugno 2007 di approvazione della programmazione triennale 2007-2009 degli interventi da realizzarsi con le risorse derivanti dagli utili del gioco del lotto;
la Soprintendenza di Firenze, nell’ambito dei propri compiti istituzionali, ha assunto il ruolo di stazione appaltante, espletando nel dicembre 2007 le procedure di aggiudicazione dei lavori di restauro, in base allo specifico progetto di intervento (perizia di spesa n. 3951 del 27 novembre 2007);
il 5 marzo 2008 è stato stipulato un Protocollo d’intesa tra la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le province di Firenze, Pistoia e Prato, la curia vescovile di Pistoia e la fondazione della Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia in base al quale la fondazione partecipa al finanziamento del restauro della basilica con un importo di 1.400.000 euro e la Curia vescovile con 500.000 euro, per complessivi 1.900.000 euro, aggiuntivi rispetto al finanziamento del Ministero;
nel maggio 2008 la Soprintendenza di Firenze ha avviato i lavori di restauro, in base al proprio progetto di intervento;
il finanziamento ministeriale è stato inopinatamente decurtato della somma di 438.560,25 euro per effetto del decreto di rimodulazione del decreto ministeriale 19 giugno 2007 (decreto del Ministro per i beni e attività culturali 25 settembre 2008) e della successiva circolare n. 7834 del 10 ottobre 2008,
si chiede di sapere quali provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di garantire il reintegro del finanziamento, necessario per rispettare il programma dei lavori di restauro evitando di lasciare incompiuto un percorso che ha visto la virtuosa compartecipazione del territorio e che rischia una brusca battuta d’arresto, con un significativo danno d’immagine per il Ministero, oltre all’evidente danno diretto per la città di Pistoia.