Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02693

Atto n. 4-02693

Pubblicato il 18 luglio 2002
Seduta n. 216

BEDIN. - Al Ministro delle attività produttive. -

Premesso che:

            il Trattato di Nizza sull’Unione Europea prevede all’articolo 257 che nel Comitato economico e sociale (CES) dell’Unione Europea siano presenti i consumatori, come espressione della società civile, accanto ai rappresentanti dei lavoratori dipendenti, dei lavoratori autonomi e delle imprese;

            il Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti ha individuato nella riunione del 15 maggio 2002 i rappresentanti dei consumatori italiani in questa Istituzione europea e li ha proposti al Governo il 24 giugno 2002 attraverso il Presidente del Consiglio e i Ministri delle attività produttive, per le politiche comunitarie e del lavoro;

        preso atto che il Governo ha inviato le designazioni dei membri italiani al Comitato economico e sociale dell’Unione Europea senza tenere conto delle segnalazioni del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti;

        osservato che:

            in questi anni il Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti ha avuto frequenti riconoscimenti sia dalla Commissione Europea che dal Parlamento Europeo;

            con le designazioni del Governo per la prima volta nella storia del CES i consumatori italiani non avranno voce in capitolo per la definizione dei pareri destinati alla Commissione Europea e al Parlamento Europeo;

        constatato che la decisione del Governo ha provocato le dimissioni del presidente del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, motivate anche dallo stato di incertezza nel quale il Ministro delle attività produttive «ha tenuto il CNCU per oltre un anno, con continue proroghe a tempo della presidenza e senza aver mai incontrato i consiglieri»,

        si chiede di sapere:

            i criteri con i quali il Governo abbia proceduto alla designazione dei membri italiani al Comitato Economico e Sociale dell’Unione;

            come intenda colmare la lacuna di rappresentanza sociale che tale designazione ha determinato.