Pubblicato il 27 novembre 2002
Seduta n. 285
SPECCHIA. - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, della giustizia e dell'interno. -
Premesso:
che nell'anno 1999 il Comune di Brindisi elaborò il primo Piano per l'Infanzia e l'Adolescenza in attuazione della legge 285/97 e decise di affidare i relativi servizi, con gara d'appalto, ad alcune cooperative sociali;
che furono così avviati 8 servizi (servizio affidi, ludoteche, assistenza domiciliare ai minori, centro antiviolenze, ecc.);
che nel mese di novembre 2001 il Comune prorogò di altri 36 mesi l'affidamento dei servizi alle suddette cooperative, anche in considerazione dei positivi risultati raggiunti;
che, dopo alcuni mesi, la Giunta Comunale modificò l'atto deliberativo di proroga riducendo la stessa a soli 12 mesi e ciò - si sosteneva - per la preoccupazione della possibile carenza di copertura finanziaria;
che invece nella stessa data la Giunta Comunale approvò il 2° piano triennale aumentando da 8 a 11 i servizi, con la strana particolarità che alcuni dei nuovi erano sostanzialmente doppioni dei precedenti;
che nel giugno del 2002 l'Amministrazione Comunale affidava a trattativa privata, mediante piano d'impresa, i servizi previsti dal 2° piano ad una ditta, costituitasi da poco e priva di esperienza nel settore sociale;
che detta decisione veniva bocciata dalla Regione Puglia;
che successivamente il Comune decideva di affidare i servizi alla Istituzionale Comunale, ma soltanto "sulla carta" in quanto detta Istituzione sostanzialmente era ed è un contenitore vuoto;
che le cooperative sociali, per senso di responsabilità verso i cittadini, continuavano a prestare la loro opera per altri 10 giorni dopo la scadenza (7 novembre 2002) dell'affidamento dei servizi;
che stranamente dal mese di maggio 2002 il Comune non ha pagato le cooperative in questione nonostante che i fondi del secondo triennio della legge n. 285 siano stati erogati al Comune dal mese di luglio,
ritenuto:
che vi è l'interruzione di un importante servizio pubblico e ciò pur in presenza di finanziamenti dello Stato per il prossimo triennio;
che tutto ciò accade anche perché evidentemente qualcuno ritiene di dover gestire i servizi con personale di proprio gradimento;
che non si è tenuto conto della professionalità e dei risultati raggiunti dagli operatori delle cooperative sociali e si sono penalizzati pesantemente le famiglie, i bambini e i giovani privandoli di essenziali servizi,
l'interrogante chiede di conoscere quali urgenti iniziative i Ministri in indirizzo intendano assumere.