Pubblicato il 26 novembre 2002
Seduta n. 283
MARTONE, BOCO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri degli affari esteri e della difesa. -
Premesso che:
da oggi è riunito a Praga il Vertice dei Capi di Stato e di Governo della NATO;
l'agenda dei lavori include, fra i vari argomenti in discussione, le proposte di allargamento dell'Alleanza, la creazione di una forza di intervento rapido di 21.000 uomini per operazioni lontano dall'Europa e la riforma delle strutture di comando;
il Segretario Generale della NATO, Lord Robertson, ha assicurato che le riforme che si approveranno nel vertice permetteranno all'Alleanza di agire fuori dal suo ambito euro-atlantico e ha dichiarato che la NATO deve poter disporre di forze che possano dislocarsi rapidamente in qualunque posto serva e sostenere operazioni nella distanza e nel tempo;
il Presidente degli Stati Uniti d'America, George W. Bush, ha chiesto con una lettera a 52 Paesi, compresi quelli NATO, di mettere a disposizione forze di combattimento ed attrezzature logistiche per un eventuale attacco all'Iraq;
il presidente Berlusconi ha dichiarato che in questo quadro l'Italia dovrà assumere nuovi impegni,
si chiede di sapere:
per quali motivi non si sia ritenuto opportuno aprire un dibattito in Parlamento su modifiche così rilevanti della natura, degli scopi, dei compiti e degli obiettivi dell'Alleanza Atlantica;
per quali motivi non si sia ritenuto opportuno informare il Parlamento dei contenuti della lettera del presidente Bush;
quali siano i nuovi impegni che l'Italia dovrà assumere e per quali ragioni non si sia inteso ascoltare il Parlamento su tali nuove iniziative.