Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00277

Atto n. 4-00277

Pubblicato il 31 luglio 2001
Seduta n. 27

RAGNO. - Ai Ministri delle comunicazioni, dell'economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso:

            che le Poste Italiane hanno stabilito unilateralmente l’esubero di 9000 unità lavorative nei servizi postali innescando un processo di esodo e di mobilità collettiva applicando illegittimamente la normativa di cui alla legge n. 223 del 1991, creando allarme e sconforto nelle famiglie dei lavoratori postelegrafonici;

            che tutto ciò avverrebbe mentre è in corso la trattativa sindacale nazionale per il superamento della vertenza esistente;

            che alcuni termini imposti dall’avviato processo di mobilità fanno riferimento alla giornata del 16 agosto 2001;

            che i criteri di mobilità violano i diritti dei disabili titolari dei benefici previsti dall’articolo 21 della legge n. 104 del 1992 (consenso del disabile al trasferimento);

        ritenuto:

            che tutti i termini di scadenza inseriti unilateralmente ricadono in periodo feriale estivo e, quindi, di sospensione della attività giudiziaria e di assenza di legali, che non consentono l’esercizio del diritto, costituzionalmente sancito, alla difesa, che non può ovviamente essere esercitato;

            che appare opportuno che l’eventuale processo di mobilità, se proprio necessario, abbia inizio a trattativa sindacale conclusa in sede nazionale;

            che, con particolare riferimento alla città di Messina ed alla sua provincia, la decisione assunta aggraverà, ancor più di quanto è grave, la posizione di circa un migliaio di dipendenti postali, dovendosi necessariamente esercitare la mobilità in sedi distanti,

        si chiede di conoscere se i Ministri in indirizzo, e soprattutto il Ministro dell’economia, azionista unico di Poste Italiane, intendano disporre urgentemente la sospensione della procedura di mobilità per i lavoratori nella provincia di Messina e della Sicilia, tra essi ricompresi, quindi, i disabili ex legge 104 del 1992, quantomeno in attesa della definizione della trattativa sindacale nazionale ancora in corso.