Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00191

Atto n. 4-00191

Pubblicato il 18 luglio 2001
Seduta n. 15

BALBONI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

            in data 3 giugno 2001 sul ponte del Po, nel tratto autostradale della A13, tra Ferrara ed Occhiobello (Rovigo), interessato a lavori di manutenzione con obbligo di circolazione su di un’unica carreggiata a doppio senso di marcia, si è verificato un incidente stradale mortale tra due autovetture, su una delle quali viaggiava una famiglia di quattro persone, i genitori di 35 e 36 anni con le proprie bimbe di 6 e 3 anni;

            nella violenta collisione ed a seguito delle gravi ferite riportate, dopo tre giorni di coma, è deceduta all’ospedale di Bologna, nel cui reparto di rianimazione era stata trasferita in elicottero e ricoverata dopo l’incidente, la più piccola delle bimbe;

            in data 8 giugno 2001, sullo stesso tratto, si è verificato un altro incidente, anch’esso frontale e mortale, tra un auto e un articolato che viaggiavano in senso opposto sulla stessa carreggiata adibita provvisoriamente a doppio senso di circolazione, in cui i due passeggeri dell’auto, rispettivamente di 52 e 36 anni, sono deceduti sul colpo;

            in data 1º luglio 2001 si è verificato un terzo incidente, in meno di un mese, ancora sullo stesso tratto, ancora frontalmente, tra un auto e un autoarticolato, in cui ha perso la vita il guidatore dell’auto, di 41 anni, mentre l’autista del camion è rimasto ferito in modo grave;

            in data 6 luglio, ancora e sempre sullo stesso tratto dell’A13, si è verificato l’ennesimo incidente mortale in cui ha perso la vita un giovane ingegnere di 29 anni, a causa di un violento tamponamento da parte di un TIR mentre era in sosta, in colonna, per i lavori di manutenzione che interessano da oltre un mese il tratto in questione;

            tutto quanto sopra concorre ad aggravare la già tragica situazione del territorio della provincia di Ferrara, ormai da anni teatro di numerosi incidenti che la portano ad occupare i primissimi posti e, nel 1999, addirittura il primo posto in tutte le statistiche rilevanti il fenomeno;

            nei casi sopra richiamati e riferiti alla autostrada A13, come in altre occasioni che hanno recentemente interessato la strada statale Romea, si conferma che, più dell’imprudenza dei conducenti, ai quali, quasi sempre, viene attribuita ogni responsabilità, si evidenziano gravissime negligenze nella messa in sicurezza dei tratti stradali interessati ad interventi di manutenzione e preoccupanti carenze da parte degli Enti di gestione;

            già con direttiva del Ministero dei lavori pubblici del 24 ottobre 2000, pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 301 del 28 dicembre 2000, si richiamava ad una «corretta ed uniforme applicazione delle norme del codice della strada in materia di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione», sottolineando nella premessa «la scarsa attenzione di numerosi Enti proprietari di strade che evidentemente non hanno ancora maturato la necessaria sensibilità alla corretta applicazione di una normativa estremamente importante per la sicurezza stradale» ed, inoltre, «il richiamo a tutti i soggetti direttamente coinvolti di fronte alle responsabilità che possono derivare dai mancati adempimenti. ....Numerosi sinistri stradali, infatti, derivano dall’assenza di segnaletica, dall’inadeguatezza della stessa rispetto alle condizioni della strada e del traffico, dalla sua tardiva o insufficiente percepibilità, dalla collocazione irregolare, dall’usura dei materiali o dalla mancata manutenzione, ovvero dalla installazione in condizioni difformi dalle prescrizioni del regolamento (art. 38, comma 7 del codice della strada e art. 79 del regolamento)»;

            assolutamente a nulla sembra valso per i responsabili dell’arteria in questione quanto sopra fedelmente riproposto, con l’aggravante di quattro tragedie consumatesi in meno di un mese, ai fini del miglioramento degli standard di prevenzione e messa in sicurezza;

            per effetto di tutto questo, che si somma agli innumerevoli analoghi casi registrati negli scorsi anni, si è anche costituita a Ferrara un’Associazione di volontariato determinata a sostenere e coadiuvare le famiglie delle vittime della strada nell’accertare e contestare eventuali responsabilità, per le cause e le conseguenze prodotte dagli incidenti, proprio ai diversi gestori della nostra rete viaria nazionale,

        l’interrogante chiede di sapere:

            quale giudizio il Ministro in indirizzo dia in merito a quanto esposto;

            se non ritenga, data la gravità della situazione sul tratto autostradale della A13 menzionato ed anche sulla strada statale Romea, di assumere iniziative per sollecitare i competenti organi gestori ad attivare idonee misure per evitare il ripetersi di simili catastrofi;

            se intenda, per i casi sopra esposti ed altri, assumere iniziative di tutela di fronte ad eventuali conseguenze che dovessero derivare per accertata responsabilità, da parte degli organi gestori, di non osservanza delle condizioni ottimali nella messa in sicurezza dei cantieri di lavoro.