Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00065

Atto n. 4-00065

Pubblicato il 27 giugno 2001
Seduta n. 8

CASTAGNETTI. - Ai Ministri delle comunicazioni e dell'economia e delle finanze. -

Premesso:

            che il necessario piano di ristrutturazione delle Poste Italiane procede con una radicale ridefinizione di competenze servizi e utilizzo del personale;

            che si parla sempre più insistentemente di esuberi di personale e di necessità di tagli a rami secchi e improduttivi della amministrazione;

            che intorno alle ipotesi di piattaforma sulle quali a tutt’oggi sono solo trapelate indiscrezioni risulterebbe acquisito l’assenso di un solo sindacato (CGL), nell’estraneità, per non dire ostilità, delle altre rappresentanze sindacali;

            che le notizie circa il piano stesso rivelano un quadro poco compatibile con la proclamata esigenza di recupero di efficienza e competitività dell’azienda, visto che inspiegabili assunzioni nelle aree operative sono state effettuate con destinazioni in luoghi e settori dove non si avvertiva nessun bisogno di nuova forza lavoro e per contro regioni come la Lombardia si vedrebbero fortemente penalizzate proprio in quei sevizi, soprattutto i finanziari, che hanno conseguito i migliori risultati economici nel recente passato;

            che in vista del nuovo assetto aziendale è stata effettuata, in molte regioni e segnatamente in Lombardia, una serie impressionante di promozioni e di progressioni di carriera, tutte rigorosamente uniformi per appartenenza politica e sindacale, e si è altresì effettuata una capillare discriminazione nei confronti del personale altrimenti orientato;

            che sempre in Lombardia si sono assunti dirigenti esterni che essendo capi azienda a Roma percepiscono alte indennità di missione con sensibili alla lievitazione dei costi,

        si chiede di conoscere quali iniziative intenda assumere il Governo per far sì che le discriminazioni, i favoritismi e la vera e propria sistematica lottizzazione politica che ad avviso dell’interrogante sono stati perpetrati nel passato potenziatasi negli ultimi mesi abbia a cessare lasciando spazio esclusivamente a criteri di competenza, di professionalità e di produttività e a garanzia che l’auspicato processo di ristrutturazione delle Poste Italiane avvenga nell’interesse esclusivo dell’azienda e della collettività e non abbia a incidere negativamente su alcune fondamentali esigenze sociali