Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00963

Atto n. 4-00963

Pubblicato il 22 dicembre 2008
Seduta n. 120

FILIPPI Marco - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico. -

Premesso che:

l'Associazione italiana dei brokers di assicurazioni e riassicurazioni (AIBA), e l'Associazione nazionale dei risk managers e responsabili assicurazioni aziendali (ANRA) hanno inviato al Governo, fin dal 29 maggio 2008, un’articolata proposta volta ad incentivare la stipula delle polizze contro i danni ambientali e da inquinamento, previa istituzione di un apposito tavolo tecnico fra tutte le parti interessate;

in oltre sei mesi nessun riscontro è stato finora dato alla suddetta proposta, malgrado la disponibilità già espressa anche dall’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA);

si rileva che in Italia la diffusione della copertura contro tali danni è rimasta ancora a livelli meno che marginali, ammontando a poco più di 4.000 polizze, pari a meno dell’uno per cento delle piccole e medie imprese potenzialmente interessate, ciò a ragione soprattutto dell’elevato onere fiscale che grava sulle polizze;

gli operatori sollecitano pertanto la riduzione dal 22,25 per cento al 2,5 per cento dell’imposta sulle assicurazioni per le polizze di responsabilità civile per danni ambientali e da inquinamento, calcolando un pareggio delle entrate tributarie con sole 40.000 polizze, traguardo che in base alla loro pluriennale esperienza ritengono agevole da raggiungere in tempi rapidi;

gli operatori richiamano inoltre gli effetti positivi in termini di consapevolezza e di impegno ambientale che verrebbero indotti dalla diffusione delle polizze,

si chiede di sapere:

se non si intenda aderire alla ragionevole sollecitazione dell’AIBA e dell’ANRA, procedendo senza ulteriori ritardi ad istituire il richiesto tavolo tecnico fra Governo e categorie degli operatori;

se i Ministri in indirizzo intendano prevedere apposite iniziative per la riduzione dal 22,25 per cento al 2,5 per cento dell’imposta sulle assicurazioni contro i danni ambientali e da inquinamento, tenuto conto che tale variazione risulterebbe a costo zero per l’erario grazie alla prevedibile rapida decuplicazione delle poche imprese già oggi assicurate.