Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00899
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Atto n. 4-00899
Pubblicato il 9 dicembre 2008
Seduta n. 109
GIAMBRONE , BELISARIO - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -
Premesso che:
il 26 giugno 2008 il Garante per la protezione dei dati personali ha vietato ad alcune società, specializzate nella creazione e vendita di banche dati per il teleselling, il trattamento dei dati personali provenienti da elenchi telefonici pubblicati prima del 1° agosto 2005. Tale divieto è stato esteso anche alle aziende che avevano acquistato i database;
le attività di call center che lavorano in outsourcing occupano circa 70.000 persone in Italia: di queste poco meno della metà lavorano inbound, cioè rispondono alle chiamate degli stessi clienti. Il resto, tra i 35 e i 40.000 addetti, sono invece impegnati outbound, eseguono dunque telefonate per conto dell'azienda a fini commerciali;
l'applicazione del provvedimento sopra citato metterebbe a rischio circa 30.000 posti di lavoro, dal momento che, non potendo più adoperare quei database, numerose aziende non potranno avvalersi dei call center in outsourcing per raggiungere nuovi clienti;
30.000 lavoratori precari del settore sono ancora in attesa di regolarizzazione, e molti altri operatori hanno contratti part-time;
in Italia vige il sistema di opt in, la manifestazione preventiva del consenso, mentre in altri Paesi europei vige, seppure con sfumature diverse, il metodo opt out: i destinatari delle comunicazioni commerciali sono contattabili finché non si oppongono esplicitamente;
secondo gli ultimi aggiornamenti disponibili, solo il 3 per cento delle famiglie italiane ha dato il proprio assenso pieno a ricevere telefonate commerciali,
si chiede di sapere se e quali iniziative di competenza si intendano adottare, per conciliare l'applicazione del provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali citato in premessa con la salvaguardia di migliaia di posti di lavoro, in un settore già fortemente connotato dalla precarietà del lavoro e nella presente fase di recessione economica.