Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00469

Atto n. 3-00469

Pubblicato il 28 maggio 2002
Seduta n. 176

DALLA CHIESA, BATTISTI. - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e dell'interno. -

Premesso che:

            in data 16 marzo 1992 la società ECO ERRE srl iniziava presso la Provincia di Bari l’iter per ottenere l’approvazione di un impianto di trattamento di rifiuti speciali da ubicare nella città di Trani;

            nel 1993 a seguito della richiesta iniziava un lungo e complesso percorso procedurale;

            in data 8 ottobre 1993 l’Unità Sanitaria Locale esprimeva parere favorevole con 14 prescrizioni preliminari ritenute irrilevanti rispetto alla validità del progetto;

            in data 25 febbraio 1994 il presidente della provincia di Bari riteneva carente la richiesta perché priva di un parere previsto da legge regionale ed evidenziava la necessità di una rivisitazione tecnica;

            in data 13 aprile 1995 la Regione Puglia riteneva che il progetto in linea di principio non fosse incompatibile con la programmazione regionale in materia ambientale;

            in data 11 luglio 1996 la Commissione Edilizia Comunale di Trani esprimeva parere contrario sulla localizzazione trattandosi di insediamento di attività industriale non compatibile con la destinazione urbanistica di zona;

            in data 17 ottobre 1997 il Comitato tecnico provinciale esprimeva parere favorevole all’approvazione del progetto, prevedendo condizioni e prescrizioni presenti in ben 9 punti;

            in data 18 novembre 1997, in sede di Conferenza di servizi, un componente del comitato tecnico della Provincia di Bari rilevava una difformità dello stato dei luoghi verificata in sede di sopralluogo sul territorio di Trani;

            in data 1º dicembre 1997 il Consiglio Comunale di Trani esprimeva parere contrario alla realizzazione della discarica anche sulla base della mancata valutazione progettuale delle difformità rilevate nel progetto dall’autorità giudiziaria nella cava adibita a discarica;

            in data 9 gennaio 1998 il Comune di Trani emetteva parere negativo alla realizzazione dell’impianto;

            in data 29 aprile 1998 con delibera regionale veniva espresso parere favorevole di VIA con 5 prescrizioni;

            in data 9 marzo 1999 presso la Provincia si teneva una Conferenza di servizi, nella quale il Comune eccepiva rilievi in ordine alla tipologia dei rifiuti e alle modifiche prodotte allo stato dei luoghi dalle attività estrattive. In questa sede uno dei componenti del Comitato tecnico della Provincia ammetteva «a titolo personale» che, per le considerazioni del Comune, andava rivisto il parere precedentemente dato. La Conferenza di servizi comunque si chiudeva senza prendere alcuna decisione in merito;

            in data 22 giugno 1999 la Giunta della Provincia di Bari, nonostante la mancata conclusione della Conferenza di servizi, deliberava l’approvazione del progetto di costruzione, ed esercizio, di un impianto per il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi;

            in data 16 luglio 1999 il Comune di Trani ricorreva al TAR per l’annullamento della predetta delibera;

            con successivo atto la Giunta Provinciale di Bari annullava in sede di autotutela il provvedimento, ritenuto illegittimo per il trasferimento della competenza, in tema di impianti di discarica, al Prefetto a seguito di un’ordinanza ministeriale: si innestava il contenzioso;

            in data 23 marzo 2001 il TAR accoglieva il ricorso della ECO ERRE esclusivamente perché l’atto presupposto che aveva determinato l’annullamento della Provincia (l’ordinanza ministeriale) era stato nel frattempo annullato dal TAR del Lazio: pertanto riconduceva la competenza della Provincia non decidendo nel merito della questione; il Consiglio di Stato confermava in appello il pronunciamento del TAR, determinando, quindi, la piena operatività della autorizzazione, senza che fosse mai avvenuta discussione in ordine a tutte le irregolarità ed incompletezze della delibera;

            successivamente il Comune di Trani chiedeva formalmente alla Provincia, per i fatti sopravvenuti e per le anomalie originarie, un riesame del progetto;

            in data 28 febbraio 2002 la Giunta Provinciale deliberava la sospensione cautelativa per 90 giorni al fine di completare il procedimento, e, pertanto, convocava una conferenza di servizi;

            nel frattempo, i tecnici del Comune hanno verificato che il progetto, come autorizzato, non insiste solo sulle particelle inizialmente indicate ma sconfina nelle parti di proprietà comunale;

            in data 11 aprile 2002 si verificava un grave episodio d’intolleranza e turbativa dell’ordine pubblico in località Puro Vecchio, sito presso il costruendo impianto di smaltimento rifiuti dell’ECO ERRE, in territorio di Trani;

            infatti, una pala meccanica, condotta presumibilmente da personale dipendente da una ditta proprietaria del sito succitato, forzava provocatoriamente un sit-in di rappresentanti di associazioni ambientaliste e consiglieri comunali di questa città che, ivi riunitisi per protestare contro l’iniziativa ECO ERRE, erano fermi su un cumulo di materiale poggiante su suolo privato di proprietà di una locale azienda di igiene urbana;

            l’azione provocava lesioni, grande apprensione e spavento ad alcuni di essi per l’inconsueta manovra del mezzo meccanico che agiva su ordine presumibilmente della succitata ditta;

        considerato:

            le diverse incongruenze del caso;

            che si tratta di un progetto oramai datato che va rivisto ed è privo di garanzie ambientali;

            che vi è stato un pronunciamento giurisprudenziale che non è entrato nel merito della vicenda;

            l’assenza di un piano regionale per la localizzazione a Trani di una discarica di rifiuti speciali;

            la vicinanza a Trani di una discarica di RSU a pochi metri dalla «costruenda» discarica speciale;

            il grave episodio d’intolleranza e turbativa dell’ordine pubblico verificatosi presso il costruendo impianto di smaltimento di rifiuti dell’ECO ERRE in territorio di Trani,

        si chiede di sapere:

            se i Ministri in indirizzo ne siano a conoscenza:

            se non intendano esprimere un proprio parere sulla costruzione della discarica visti i problemi che quest’ultima ha creato;

            se non intendano intervenire, con l’urgenza che il caso richiede, sulla sospensione dei lavori e sui criteri ai quali, nella circostanza data, debbano comunque conformarsi i differenti soggetti in questione per garantire il rispetto di ogni diritto privato e pubblico, nonché sui criteri di eventuali interventi delle forze dell’ordine a tutela di tali diritti e dell’ordine pubblico.