Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00467

Atto n. 3-00467

Pubblicato il 28 maggio 2002
Seduta n. 176

BRUTTI MASSIMO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri degli affari esteri, delle comunicazioni e per gli italiani nel mondo. -

Premesso che:

            una recente sentenza della Corte suprema del Canada ha confermato l’illegalità della ricezione dei programmi televisivi via satellite (compreso quello di Rai International) diffusi da fornitori americani, stabilendo pesanti sanzioni amministrative ed addirittura la pena della reclusione fino ad un anno di carcere per chi, grazie a costosi abbonamenti, riceve dagli USA i programmi via satellite;

            questa sentenza, oltre a negare di fatto a centinaia di migliaia di cittadini italiani residenti in Canada la libertà di poter accedere ad un sistema di informazione in grado di favorire la partecipazione, sia pur a distanza, alla vita politica e culturale del nostro Paese, crea una grave discriminazione tra la comunità italiana e le altre comunità (tedesca, giapponese, cinese) che, al contrario, ricevono regolarmente e legalmente i programmi dai loro Paesi di provenienza;

            la stazione televisiva privata Telelatino (TLN), alla quale Rai International ha affidato la diffusione dei programmi in Canada, non riuscendo a garantire un livello di informazione accettabile non può che essere considerata una soluzione di assoluto ripiego;

            nel novembre del 1999 i Comites e il CGIE del Canada promossero una petizione per chiedere a Rai International ed alla CRTC (Canadian Radio-television and Telecommunications Commission) un intervento per rimuovere gli ostacoli alla libera e diretta ricezione del segnale della Rai in Canada, così come avviene in tutto il mondo. La petizione, accompagnata da ben 38.000 firme, delle quali 24.000 solo nella regione di Montreal, fu inviata al direttore di Rai International e al Ministro canadese competente;

            da due anni i Comites e il CGIE del Canada hanno chiesto a Rai International di presentare alla CRTC una richiesta per una licenza di tipo «Foreign Services» che consentirebbe di trasmettere i programmi italiani direttamente 24 ore su 24;

            il nuovo canale Rai Canada, nato nel 2000 dagli accordi tra Rai International (tramite Rai Corporation New York) e Corus Entertainment (distributore canadese) – e di cui Corus è proprietaria all’80% e la Rai al 20% – non ha mai preso vita;

            nel frattempo anche il Governo canadese si è attivato per rispondere alle legittime richieste della collettività italiana,

        si chiede di sapere quali iniziative il Governo intenda assumere per rimuovere questa grave forma di discriminazione nei confronti dei cittadini italiani residenti in Canada al fine di garantire loro l’integrità del diritto all’informazione.