Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00410

Atto n. 3-00410 (con carattere d'urgenza)

Pubblicato il 18 novembre 2008, nella seduta n. 94

LI GOTTI , BELISARIO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno e della giustizia. -

Premesso che:

si apprende da fonti di stampa ("la Repubblica", 16 novembre 2008, pag. 20) che la Giunta della Regione Sicilia avrebbe programmato una significativa opera di razionalizzazione economico-finanziaria in ambito sanitario, consistente in tagli di numerosi posti-letto ospedalieri ed una contestuale riduzione del dieci per cento dei finanziamenti alle strutture sanitarie private;

tali tagli si renderebbero necessari per abbattere il debito sanitario regionale, attestatosi nel 2007 a circa un miliardo di euro;

il progetto è stato inaugurato dall’Assessore regionale alla sanità dottor Massimo Russo, lodato pubblicamente dal Ministro del lavoro, salute e politiche sociali. In particolare l’Assessore intenderebbe far approvare dall'Assemblea regionale siciliana la sua proposta di legge per ridurre da 29 a 14 il numero delle ASL della Regione Sicilia;

a quanto consta agli interroganti, esponenti siciliani del Popolo delle libertà, guidati dal Ministro della giustizia, on. Angelino Alfano, oltre ad aver accusato l’assessore Massimo Russo di aver fornito al Ministro «una falsa rappresentazione della realtà», avrebbero incontrato il Ministro per descrivergli le asserite falsità dell’assessore regionale, dottor Massimo Russo;

il Ministro della giustizia avrebbe personalmente sollecitato il ministro Sacconi «a frenare l’azione dell’assessore regionale Russo»;

sempre nel richiamato articolo di "la Repubblica", si legge che l’Assessore alla sanità, a commento dell’incontro suddetto, avrebbe dichiarato: «Avevo messo tutto sul conto, mi batto per la legalità e questo non piace a qualcuno. Il PdL mi ha sfiduciato? A screditarmi è la cattiva politica che si oppone al cambiamento e che difende interessi elettorali»;

stando sempre a fonti di stampa, autorevoli ambienti politici di Forza Italia solleciterebbero la nomina dell'on. Dore Misuraca a segretario regionale di Forza Italia. L'on. Dore Misuraca è coniugato con Barbara Cittadini, Presidente della sezione regionale siciliana dell'Associazione italiana ospedalità privata (AIOP), influente lobby di case di cura private, direttamente interessate dai tagli dei finanziamenti di 50 milioni di euro, decisi proprio dall’assessore Russo;

considerato inoltre che:

il progetto di risanamento dell’assessore Massimo Russo, d'intesa con il Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, configura un enorme e concreto sforzo per coniugare la legalità con la sanità siciliana: bacino di enorme interesse per le organizzazioni criminali e mafiose tra cui “Cosa Nostra”;

un primo segnale di insofferenza all'attività ed al suddetto progetto del dottor Massimo Russo sarebbe stata attuata dal Sindaco di Palermo con il “licenziamento” di due assessori comunali appartenenti al Movimento per l’Autonomia, partito di riferimento del Presidente della Regione Raffaele Lombardo;

a giudizio degli interroganti, un ulteriore segno di intolleranza si sarebbe verificato nell'Aula del Senato in data 12 novembre 2008 avendo il vicepresidente del Gruppo parlamentare del Popolo delle libertà, sen. Gaetano Quagliariello chiesto l’immediata convocazione della Conferenza dei Presidenti di Gruppo prima di procedere alla elezione di due segretari d’Aula. Uno di questi, infatti, avrebbe dovuto far parte del Movimento per l’Autonomia, e ciò proprio in espressa relazione con la vicenda siciliana. Invero il senatore Quagliariello ha palesemente segnalato la difficoltà, per la maggioranza parlamentare, di votare l'esponente di un partito "escluso" dal Comune di Palermo. Queste le sue parole: "Signor Presidente, le agenzie qualche ora fa hanno battuto la notizia di una crisi politica al Comune di Palermo, in virtù della quale il sindaco di quel Comune ha ritirato le deleghe agli assessori del Movimento per l'Autonomia. Evidentemente questo fatto pone un problema nei rapporti tra tale partito e la maggioranza per la rilevanza che il Comune di Palermo riveste soprattutto per il Movimento per l'Autonomia e speriamo che la questione possa risolversi nel più breve tempo possibile. Questo aspetto ha una valenza istituzionale anche per il Senato della Repubblica, perché oggi pomeriggio ci accingevamo a procedere ad una votazione nella quale avremmo scelto due senatori Segretari del Consiglio di Presidenza, uno dei quali per l'appunto, su designazione della maggioranza, era un rappresentante del Movimento per l'Autonomia, al quale confermiamo pienamente la nostra stima. Il problema assume una dimensione istituzionale perché, in virtù del Regolamento, è necessario sapere quali sono i rapporti tra il Movimento per l'Autonomia e la maggioranza per poter garantire a quest'ultima di essere maggioranza anche nel Consiglio di Presidenza. Sono convinto che, anche da parte delle forze di opposizione, tutto si può concepire tranne che una maggioranza, che tra le altre cose è considerata salda in quest'Aula, non abbia la maggioranza nel Consiglio di Presidenza per il modo in cui è concepito il nostro Regolamento. In virtù di questa novità credo sia opportuna - lo chiedo a nome del mio Gruppo - una convocazione della Conferenza dei Capigruppo per prendere in considerazione la situazione che si è creata e regolare di conseguenza i lavori della nostra Aula";

considerato ancora che:

il processo di isolamento dell’assessore Massimo Russo sarebbe stato avviato dal popolo delle libertà siciliano, addirittura con la scesa in campo del Ministro della giustizia, on. Angelino Alfano;

come la storia tristemente insegna, l’isolamento ha spesso rappresentato la condizione per successive e più pesanti azioni ritorsive;

il progetto di risanamento dell’Assessore regionale Russo si scontra, come da lui stesso affermato, con l’illegalità di consistenti ambienti politici ed affaristici;

a giudizio degli interroganti, il coinvolgimento del Ministro della giustizia, on. Angelino Alfano, apparrebbe intrusivo, inquietante oltre che - sotto il profilo istituzionale - assolutamente improprio,

si chiede di sapere:

quali iniziative siano state adottate e si intendano adottare per evitare il pericoloso isolamento - politico ed istituzionale - dell’Assessore regionale Massimo Russo;

quali provvedimenti siano stati assunti o, in difetto, quali provvedimenti si intendano assumere, con celerità, per tutelare al meglio la sicurezza personale del dottor Massimo Russo, evidentemente esposto a possibili azioni ritorsive.