Pubblicato il 30 ottobre 2008
Seduta n. 83
LI GOTTI , CASSON , D'ALIA , BELISARIO , PARDI , PEDICA , LANNUTTI , GIAMBRONE , CAFORIO , CARLINO , DE TONI , DI NARDO , RUSSO
Il Senato,
premesso che:
il giorno 2 ottobre 2008 veniva approvato dall'Aula del Senato, nel corso della conversione in legge del decreto legge n. 134 del 2008 (A.S. 999), un emendamento presentato dai relatori Cicolani e Paravia, il cosiddetto emendamento "salva-manager" (emendamento 1.108);
il giorno 9 ottobre 2008 il Ministro dell'economia e delle finanze, Giulio Tremonti, intervenendo nell'Aula del Senato, in occasione dell’"Informativa sugli sviluppi della crisi finanziaria in atto", disconosceva la paternità dell'emendamento e bollana lo stesso come iniziativa di due senatori, fuori dalla logica del Governo e, pertanto, contestualmente annunciava le proprie dimissioni qualora non si fosse soppresso il suddetto emendamento;
il ministro Tremonti ha testualmente dichiarato in Assemblea, nel corso della seduta n. 70 del 9 ottobre 2008: "se si immagina che la linea del Governo sia quella espressa in un emendamento che prevede una riduzione della soglia penale per alcune attività di amministratori, si sbaglia: quello è un emendamento extra-ordinem, fuori dalla logica di questo Governo. O va via quell'emendamento, o va via il Ministro dell'economia";
le parole del ministro Tremonti hanno determinato una campagna mediatica nei confronti dei due senatori, che figurano formalmente come soli responsabili del tentativo di introdurre una norma che avrebbe salvato i grandi bancarottieri;
il cosiddetto "emendamento salva-manager" dei relatori Paravia e Cicolani è stato puntualmente soppresso nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto legge n. 134 del 2008 (A. C. 1742) alla Camera dei deputati il 15 ottobre 2008 con un emendamento del Governo, scongiurando così le dimissioni del Ministro dell'economia;
considerato, inoltre, che:
il Consiglio dei ministri, già dal 28 agosto 2008 aveva approvato il disegno di legge di "Delega al Governo per il riordino della legislazione in materia di gestione delle crisi aziendali". Il disegno di legge è stato proposto dal ministro dello sviluppo economico Scajola di concerto, tra gli altri, con lo stesso ministro dell'economia Tremonti;
tale disegno di legge governativo è stato presentato alla Camera dei deputati il 2 ottobre (A. C. 1741), ossia proprio lo stesso identico giorno dell'approvazione - nell'altro ramo del Parlamento - del cosiddetto "emendamento salva-manager" presentato dai senatori Cicolani e Paravia;
l'articolo 2, comma 4, lettera r), del disegno di legge propone sostanzialmente lo stesso contenuto normativo e precettivo dell'emendamento cosiddetto "salva-manager", con un effetto addirittura più ampio e ancor più devastante rispetto ad esso, che aveva suscitato lo sdegno dell'intero Governo,
impegna il Governo, ed in particolare il Ministro dell'economia e delle finanze, alla luce di tutto quanto esposto, a riferire urgentemente all'Assemblea del Senato i suoi intendimenti e il suo indirizzo politico in ordine alla situazione fattuale e normativa sopra esposta.