Pubblicato il 29 ottobre 2008, nella seduta n. 80
VITALI , GHEDINI , SANGALLI - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Premesso che:
la fondazione Teatro Comunale di Bologna sta subendo un grave taglio del contributo statale dovuto sul Fondo unitario per lo spettacolo (FUS) per l'esercizio in corso a causa dei criteri di riparto che la penalizzano;
il taglio è di ben 2,5 milioni di euro rispetto al contributo complessivo assegnato al Teatro Comunale di Bologna per il 2008 di 13,2 milioni, ed è paradossalmente determinato dalla riduzione di spesa effettuata in seguito alla riduzione del contributo subito a partire dal 2006;
ciò avrà effetti molto negativi sulla programmazione dell'attività, i quali si sommano a quelli che si abbatteranno su tutti i teatri lirici italiani a causa della drastica riduzione del FUS per il 2009 e gli anni successivi contenuta nella legge n. 133 di conversione del decreto-legge n. 112 del 2008 (manovra economica triennale);
in base alla normativa approvata con questa legge la quota del FUS destinata ai 14 teatri lirici italiani passerà da 215 milioni per il 2007 a 176 milioni per il 2009, determinando una situazione di insostenibilità economica per l'intero settore;
la lirica è uno dei fattori distintivi e riconosciuti della cultura italiana nel mondo, e merita di essere sostenuta dallo Stato almeno come avviene nella media europea, mentre con questi tagli l'Italia si colloca all'ultimo posto tra i Paesi dell'Unione;
oltre all'adeguamento dello stanziamento statale sono necessari provvedimenti strutturali per i teatri lirici, a partire dalla defiscalizzazione dei contributi privati alle fondazioni e alla definizione di criteri più flessibili di gestione,
si chiede di sapere che cosa il Governo intenda fare per scongiurare una situazione di dissesto di tutti i teatri lirici italiani e per introdurre innovazioni strutturali che consentano la piena valorizzazione di un patrimonio della cultura italiana riconosciuto e apprezzato nel mondo.