Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03124

Atto n. 4-03124

Pubblicato il 10 ottobre 2002
Seduta n. 255

DE PETRIS. - Al Ministro della salute. -

Premesso che:

l'acrilammide è classificato quale agente cancerogeno (Cat.2 - R45) dal decreto ministeriale 28 aprile 1997, essendo ritenuto verosimile che l'esposizione anche molto limitata a tale sostanza possa provocare lo sviluppo di tumori;

nel corso del mese di aprile 2002 l'autorità sanitaria pubblica della Svezia ha pubblicato un rapporto scientifico dal quale si evince che in alcuni alimenti contenenti amido, sottoposti a cottura ad elevate temperature, si accertano concentrazioni di acrilammide fino a 500 volte superiori al limite massimo consentito, con particolare riferimento alle confezioni industriali di patate fritte, cereali e biscotti;

controlli sui prodotti in commercio sono stati successivamente effettuati da enti di ricerca e autorità pubbliche in Norvegia, Germania, e Svizzera ed hanno confermato la presenza della sostanza tossica nei prodotti in questione;

lo scorso mese di giugno l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha convocato una apposita commissione di esperti in merito, al fine di valutare le conseguenze sulla salute pubblica e definire apposite raccomandazioni preventive;

l'autorità di controllo sugli alimenti degli Stati Uniti (FDA) ha definito unA metodica di ricerca standard per consentire lo sviluppo di ricerche omogenee nei vari Paesi dove risultano avviate indagini specifiche;

da notizie di stampa si è appreso che accertamenti sulla presenza di acrilammide negli alimenti sono in corso anche presso l'Istituto Superiore di Sanità e l'Istituto nazionale di ricerca sulla nutrizione;

il consumo degli alimenti in questione è particolarmente diffuso, in particolare fra gli adolescenti, ed appare pertanto opportuno informare adeguatamente, in via precauzionale, i consumatori in ordine ai rischi ed alle risultanze delle ricerche in merito,

si chiede di conoscere:

lo stato e le risultanze delle ricerche in ordine alla presenza di acrilammide negli alimenti avviate presso l'Istituto Superiore di Sanità e l'Istituto di ricerca sulla nutrizione;

se non si ritenga opportuno disporre l'avvio, in via precauzionale ed in attesa della definizione di eventuali direttive di legge, di una campagna informativa rivolta a segnalare la necessità di limitare consumi alimentari che possono risultare nocivi per la salute.