Atto n. 3-00165

Pubblicato il 22 luglio 2008
Seduta n. 44

LATRONICO - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e per i rapporti con le Regioni. -

Premesso che:

la Regione Basilicata con legge regionale n. 4 del 1999 e successive modificazioni e integrazioni ha previsto la concessione in favore di Comuni e Province di contributi nella misura del 50 per cento dell’importo delle rate di ammortamento per il servizio capitale e interessi dei prestiti da contrarre per la realizzazione di opere e interventi in materia di reti idriche e acquedotti, aree artigianali, infrastrutture turistiche, tutela ambientale, adeguamento viabilità provinciale e comunale, eccetera;

tale contributo è previsto al fine di accelerare l’attuazione di programmi comunitari e di sostenere gli investimenti coerenti con la programmazione comunitaria 2000-2006;

molti enti locali hanno candidato al contributo interventi che sono stati valutati compatibili e coerenti con i programmi regionali cofinanziati dai Fondi strutturali della Commissione europea;

considerato che:

le norme in materia di patto di stabilità interno in vigore per gli enti locali prevedono il rispetto dei saldi di bilancio come differenza fra titoli delle entrate e titoli di spesa, con esclusione delle entrate derivanti dalla riscossione di crediti e delle spese derivanti dalla concessione di crediti;

la diretta e concreta applicazione delle norme ha generato, però, diffuse preoccupazioni in Comuni e Province per le vistose difficoltà di rispetto degli obiettivi previsti;

le amministrazioni locali possono trovarsi con uno sbilancio nei saldi soggetti a monitoraggio;

in relazione ai contributi regionali erogati ai sensi della legge regionale n. 4 del 1999 e, più in generale, in base alle normative regionali e nazionali che prevedono la concessione di finanziamenti per la realizzazioni di interventi coerenti con la programmazione comunitaria, il costo dell’investimento, difatti, deve essere contabilizzato all’interno del patto di stabilità non rilevando, però, tra le entrate, il cofinanziamento assentito in favore dell’ente locale;

appare necessario, pertanto, intervenire, come richiesto dalle stesse Associazione nazionale Comuni d'Italia ed Unione delle Province italiane, sulle norme che disciplinano il patto di stabilità per gli enti locali al fine di consentire l’utilizzo dei finanziamenti già assentiti e permettere alle amministrazioni locali di realizzare gli interventi programmati sul territorio,

l’interrogante chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo ritengano opportuno proporre modifiche delle regole in materia di patto di stabilità interno per gli enti locali al fine di non pregiudicare la realizzazione degli investimenti sul territorio, salvaguardando, allo stesso tempo, la partecipazione responsabile degli enti locali alle politiche economiche del Paese;

se ritengano opportuno includere tra le entrate rilevanti ai fini del patto di stabilità anche i cofinanziamenti assentiti dalle Regioni e/o dallo Stato relativi ai mutui contratti dagli enti locali per la realizzazione di opere compatibili e coerenti con la programmazione comunitaria.