Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00303

Atto n. 4-00303

Pubblicato il 10 luglio 2008
Seduta n. 35

BORNACIN - Al Ministro delle infrastrutture e trasporti. -

Premesso che:

il nuovo Piano d’impresa delle Ferrovie dello Stato prevede, nello scalo di La Spezia, un forte ridimensionamento della presenza di Cargo - divisione di Trenitalia che si occupa del trasporto merci - e la chiusura di diverse strutture, come l’officina manutenzione rotabili che provvede alla riparazione di locomotori e carri, e la sala operativa che gestisce equipaggi e mezzi di trazione;

i dipendenti FS presenti in dette strutture non hanno avuto alcuna garanzia circa un’eventuale futura ricollocazione in altro ambito lavorativo;

i sindacati dei lavoratori hanno già da tempo protestato contro detta decisione;

considerato che:

lo scalo spezzino è uno dei più produttivi dell’intero territorio nazionale: sono circa 10.000 i treni in arrivo e in partenza che vi transitano all’anno ed è di oltre il 32 per cento il carico delle merci movimentate nel bacino portuale (la media nazionale si aggira intorno all’8 per cento);

l’efficienza dello scalo spezzino è garantita, unico caso in Italia, da tre strutture che operano al servizio del traffico portuale, Spezia Marittima, Migliarina e Santo Stefano: in esse un solo vettore ferroviario gestisce le manovre all’interno dello scalo marittimo e garantisce la presenza di un’officina, con personale altamente qualificato, per la riparazione dei treni;

detta organizzazione permette di realizzare lo scarico e il carico delle merci in tempi altamente competitivi rispetto ad altre realtà portuali esistenti sul territorio nazionale;

il porto di La Spezia è uno dei più importanti porti-corridoio in Italia: collocato sull’asse Tirreno-Brennero consente, infatti, rapidi collegamenti con l’Europa;

la percentuale del traffico merci su rotaia è destinato ad aumentare grazie alle ottime prestazioni dei terminalisti, al buon andamento del settore e al futuro completamento dei lavori della linea pontremolese;

preso atto che detto ridimensionamento appare gravemente inopportuno non solo da un punto di vista occupazionale ma ancor più da un punto di vista di analisi dell’economia locale, l’interrogante chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto sopra esposto, in caso affermativo, se condivida le linee del Piano di Ferrovie dello Stato e se, e in che modo, intenda intervenire al fine di salvaguardare l’economia e l’occupazione dello scalo spezzino.