Atto n. 3-00078 (in Commissione)

Pubblicato il 12 giugno 2008, nella seduta n. 19
Svolto nella seduta n. 42 della 13ª Commissione (26/11/2008)

LEGNINI , DELLA SETA - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

in data 28 luglio 2006, nella XV legislatura, fu presentata a prima firma del senatore Legnini l'interpellanza 2-00041 relativa alla mancata istituzione del Parco nazionale "Costa teatina", nonostante fossero trascorsi oltre cinque anni dalla legge istitutiva dell'area protetta (legge 23 febbraio 2001, n. 93, recante “Disposizioni in campo ambientale”);

nella predetta interpellanza si chiedeva al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare quali iniziative urgenti intendesse adottare al fine di dare al più presto risposta ai Comuni interessati all'istituzione del Parco, in attuazione di quanto previsto da una legge del 2001 definendo, d'intesa con la regione Abruzzo, la perimetrazione e le norme transitorie in vista dell'adozione del decreto del Presidente della Repubblica;

il sottosegretario di Stato pro tempore per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare, Dettori, nella seduta n. 59 del 19 ottobre 2006, nel dare risposta all’interpellanza, precisò che la procedura per l’istituzione del Parco in oggetto era stata avviata, come previsto dall’articolo 8, comma 3, della legge 8 marzo 2001, n. 93, ma che era stata sospesa in pendenza del ricorso che la regione Abruzzo aveva presentato alla Corte costituzionale, in data 3 maggio 2002, per richiedere una dichiarazione di illegittimità costituzionale di tale norma, in quanto ritenuta lesiva delle prerogative e delle attribuzioni della Regione stessa;

in seguito alla dichiarazione di infondatezza della questione di incostituzionalità della norma da parte della Corte costituzionale, intervenuta con sentenza n. 422 del 7 ottobre 2002, la Direzione per la protezione della natura del Ministero dell’ambiente aveva convocato una riunione, in data 16 gennaio 2003, al fine di avviare il procedimento amministrativo di istituzione del Parco nazionale in oggetto;

successivamente, in data 4 aprile 2003, la Direzione per la protezione della natura aveva inviato al Ministro dell’ambiente pro tempore una nota, nella quale era stata avanzata la possibilità di sensibilizzare la Regione a collaborare per l’istituzione del Parco, sottoponendogli alla firma una nota in tal senso, in considerazione del fatto che l’istituzione di un ente Parco nazionale, secondo lo schema normativo, non può prescindere dall’intesa con la Regione territorialmente interessata. Ogni attività tendente alla realizzazione del Parco cessava in tale data;

l'amministrazione regionale insediatasi nel 2005 si è interessata all'istituzione del Parco. Tale interesse non è stato mai riscontrato con gli enti locali sulla base di una perimetrazione possibile;

in data 6 settembre 2006 si è svolto nella sede ministeriale un incontro con i rappresentanti della regione Abruzzo, ed in particolare con l’assessore all’ambiente di questa. Nel corso della riunione è stato raggiunto un accordo in base al quale la regione Abruzzo avrebbe dovuto sottoporre al Ministero dell’ambiente una prima ipotesi di perimetrazione dell’area protetta, al fine dell’avvio del procedimento di istituzione del Parco nazionale;

premesso inoltre che:

in sede di risposta all'interpellanza, il Sottosegretario di Stato pro tempore per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare chiarì che il Parco non era stato ancora istituito per difetto di concerto tra la regione Abruzzo e il Ministero stesso, e che la procedura si sarebbe dovuta attivare di concerto tra la Regione e il Ministero, coinvolgendo gli enti e le popolazioni locali non soltanto nella fase istitutiva, quindi nella fase di perimetrazione (che peraltro non è semplice, trattandosi di un territorio urbanizzato e di una costa sulla quale insistono diversi centri urbani), ma anche nella fase di vita e di gestione del Parco;

era quindi intenzione del Governo riprendere e ridare vigore a una politica seria sulle aree protette, munendole delle risorse finanziarie che negli anni passati erano mancate e che avevano determinato un’asfissia gestionale degli enti medesimi, svuotandone le potenzialità non soltanto relativamente alle esigenze di tutela e di protezione della natura, ma anche per quel che riguarda il loro ruolo, finalizzato a dare impulso allo sviluppo dei territori interessati;

considerato che:

il Parco della Costa teatina costituisce un rilevante progetto ambientale che deve nascere con il consenso di tutti Comuni interessati, quali Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo, nonché con l'apporto programmatico della Provincia di Chieti e della regione Abruzzo;

il Parco valorizzerà il litorale e potrà avere riflessi positivi, oltre che per la tutela, anche per lo sviluppo turistico ed economico ecocompatibili dell'area interessata;

l'istituzione del Parco è ancor più urgente in quanto, come ricordato nella citata interpellanza, le Ferrovie dello Stato hanno dismesso le aree di sedime del vecchio tracciato ferroviario, prospiciente la riva del mare, per destinarlo all'alienazione a terzi: aree che necessitano di particolare tutela, manutenzione e valorizzazione,

considerato, infine, che risulta che, successivamente all'incontro del 6 settembre 2006, la regione Abruzzo si sia attivata per definire la perimetrazione del Parco e che la possibilità di definire l'intesa sia in fase avanzata,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda o meno, ed in quali tempi, definire l'intesa con la regione Abruzzo per l'istituzione del Parco nazionale della Costa teatina e, più in generale, quale sia l'indirizzo del Governo sull'istituzione di nuove aree protette.