Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03448

Atto n. 4-03448

Pubblicato il 26 febbraio 2008
Seduta n. 281

NARDINI , VALPIANA - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

ogni anno durante la stagione venatoria si registra un numero ingente di morti e feriti, vittime di incidenti causati da armi da caccia che colpiscono non solo cacciatori ma anche cittadini inermi;

tale situazione, nei contesti di campagna ormai fortemente antropizzati, genera sistematicamente allarme sociale strettamente connesso all’uso di armi, disturbo della quiete pubblica, nonché ridotta fruizione delle proprie libertà e del tempo libero;

non passa quasi giorno che non si abbia notizia di fatti di cronaca nera nei quali risultano usate armi da caccia;

i minori vincoli burocratici e requisiti per la detenzione di armi da caccia, rispetto ad altri tipi di armi, di fatto incentivano l’esistenza sul territorio nazionale di una notevole quantità di queste armi;

come testimoniato dalle cronache, sia cacciatori sia non cacciatori fanno strumento di armi da caccia anche per compiere omicidi, ferimenti, minacce anche di gente inerme o minori;

le problematiche in oggetto sono sempre più denunciate dagli stessi cittadini e numerose amministrazioni comunali sono costrette ad emanare ordinanze di divieto di caccia per la tutela della pubblica incolumità;

la raccolta ufficiosa dei dati da parte degli interessati è sempre oggetto di attacchi da parte della categoria venatoria;

stanti le richieste avanzate dall’associazione Vittime della caccia al Ministero dell’interno, non risulta che tale dicastero contabilizzi il numero di morti e feriti per armi da caccia, sia durante la stagione venatoria, sia come dato annuale, oltre il periodo di stagione venatoria e comunque anche fuori dal contesto della caccia,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti in oggetto e se non ritenga doveroso monitorare sistematicamente la realtà dei fatti riportati affinché si adottino tutti quei provvedimenti atti a prevenire tutti i rischi di incolumità strettamente connessi all’uso di armi da caccia;

se non ritenga che debbano essere forniti dati certi sulle vittime della caccia.