Atto n. 4-03383

Pubblicato il 26 febbraio 2008
Seduta n. 281

POLLEDRI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

Rio Fergia è un corso d’acqua in località Boschetto, nel territorio che ricade tra i comuni di Nocera Umbra e Gualdo Tadino, che rappresenta una risorsa naturale, economica e sociale fondamentale per la zona;

il corso d’acqua, che fa parte del sistema fluviale centro-umbro, rischia l’esaurimento a causa degli ingenti prelievi di acqua minerale da parte della società multinazionale sfruttatrice delle vene idriche del proprio bacino;

gli abitanti di Boschetto, sostenuti anche da associazioni e cittadini di tutta l’Umbria, stanno affrontando un'annosa vertenza contro le amministrazioni locali e regionali che permettono tali prelievi, fronteggiando minacce e sacrifici e facendosi carico della tutela degli interessi generali della popolazione e dell’ambiente, in luogo delle autorità pubbliche;

pertanto la difesa delle portate di Rio Fergia e il mantenimento del livello minimo vitale del corso d’acqua sta nelle mani della popolazione locale, che spesso è stata accusata addirittura di turbativa all’ordine pubblico per il proprio atteggiamento deciso contro i ricorrenti propositi della Regione Umbria di rilasciare alla società multinazionale sfruttatrice delle risorse idriche ulteriori concessioni di prelievo;

nel 1993 è stato firmato un protocollo di intesa che ha fissato in 28 litri al secondo il massimo invalicabile prelievo complessivo delle acque del Rio Fergia, che sarebbe stato consentito con ulteriori inderogabili garanzie per la popolazione di Boschetto;

successivamente, il Comune di Gualdo Tadino ha espresso parere favorevole all’istanza dell’impresa per un ulteriore aumento dell’emungimento d’acqua, a fronte di qualche marginale aumento dell’occupazione locale, mentre la Giunta regionale dell'Umbria con delibera del 27 settembre 2006 ha concesso ulteriori prelievi d'acqua, aggiungendo condizioni e ipotesi di regolamentazione e forniture alternative per i cittadini locali;

tale decisione della Regione sembra insensata e intollerabile per i cittadini, anche in considerazione dell’inconsistente aumento della tassa regionale che è passata da 0,5 centesimi a solo un centesimo per litro d’acqua, a fronte di un rischio di danno ambientale insostenibile per il territorio;

la popolazione locale che vede pregiudicate le proprie legittime aspettative ha promosso forme di protesta contro l’infrazione del protocollo d’intesa del 1993, a difesa dei beni fondamentali del proprio territorio,

l’interrogante chiede di sapere:

quali iniziative inderogabili e urgenti il Ministro in indirizzo intenda assumere a tutela delle portate d’acqua di Rio Fergia, per scongiurare i conflitti tra i cittadini e le autorità locali e regionali;

se il Ministro intenda impegnarsi per l’approvazione, di concerto con la Regione e la competente Autorità di bacino, di una moratoria che sospenda le concessioni dei nuovi prelievi idrici non contemplati nel protocollo d’intesa del 1993 dal bacino di Rio Fergia, della durata necessaria a dar luogo ad una Valutazione ambientale strategica (VAS) sul Piano di utilizzo delle risorse idriche del sistema fluviale centro-umbro, che accerti in modo rigoroso e preventivo la sostenibilità di eventuali nuovi prelievi idrici.