Atto n. 4-02387

Pubblicato il 13 luglio 2007
Seduta n. 192

TOMASSINI - Ai Ministri dell'interno e per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. -

Premesso che:

le procedure per il riconoscimento della rappresentatività sono regolamentate dal CCNQ (Contratto nazionale collettivo quadro) del 7 agosto 1998;

tre anni fa l’ARAN ed i sindacati confederali tentarono di riscrivere l’articolo 19 del suddetto CCNQ in modo da escludere le federazioni sindacali composte da più sigle. Ci furono molti interventi presso l’allora Ministro della funzione pubblica, Baccini, che, rilevata l’illegittimità della procedura, la bloccò;

su richiesta di CGIL,CISL e UIL l’ARAN ha riaperto il giorno 11 luglio 2007 la procedura negoziale che intende chiudere entro il mese di luglio;

a prescindere dalle considerazioni politiche sul tentativo di arrivare ad una specie di dittatura sindacale, basata sulla scrittura di ogni regola a vantaggio delle organizzazioni confederali, si rileva l’illegittimità della procedura sotto il profilo giuridico;

considerato che:

l’ARAN intende procedere, in violazione dell’ art. 47 del decreto legislativo 165/2001, pretende di utilizzare nientemeno che il vecchio atto di indirizzo del 1998, asserendo di avere l’autorizzazione del Ministro della funzione pubblica che, peraltro, non esibisce;

il succitato art. 47 prevede infatti che ogni procedura negoziale sia avviata da un atto di indirizzo del Governo che, nella fattispecie, non esiste, come non esiste alcuna clausola di rinvio nel CCNQ che consenta di operare modifiche aprendo la cosiddetta sequenza contrattuale,

si chiede di sapere quali azioni di competenza i Ministri in indirizzo intendano porre in essere per bloccare immediatamente ogni attività dell'ARAN, finalizzata all'illegittima modifica in corso dell'art. 19 CCNQ del 7 agosto 1998.