Pubblicato il 5 luglio 2007
Seduta n. 186
POLLEDRI , GALLI , STIFFONI - Al Ministro dello sviluppo economico. -
Premesso che:
nella risposta all’interrogazione 3-00404 fornita il 21 giugno 2007 il Governo ha provveduto solamente ad elencare la serie di incontri intercorsi tra i rappresentanti dei Governi italiano e francese e tra il management delle società Sogin ed Areva;
nella risposta veniva indicata come certa la partenza della parte di rifiuti più pericolosa, senza peraltro indicare quando;
come ricordato nella predetta interrogazione i compiti della Sogin sono: la messa in sicurezza delle installazioni nucleari italiane, la messa in sicurezza dei materiali radioattivi derivanti dal pregresso esercizio delle installazioni, lo smantellamento definitivo delle stesse installazioni con restituzione dei siti ad altri usi; in generale la società è incaricata di gestire il decommissioning nucleare italiano;
i programmi di attività della Sogin sono sottoposti alla valutazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, che ne controlla l’efficienza in attuazione del decreto del Ministro dell’industria, di concerto con il Ministro del tesoro, del 26 gennaio 2000, al fine del riconoscimento dei relativi oneri economici;
il Ministro dello sviluppo economico ha sottolineato che una delle priorità è lo smaltimento delle scorie radioattive ancora non in sicurezza sul territorio nazionale;
oltre alle barre altamente radioattive rimangono nei siti altre categorie di rifiuti, che, pur non essendo pericolose come le prime, hanno la necessità di essere messe in sicurezza e stoccate in siti idonei;
giungono segnali di preoccupazione da parte degli amministratori degli Enti locali interessati, in particolare dal Sindaco di Caorso, affinchè si proceda in tempi rapidi, ad una definitiva risoluzione del problema;
continue sono le rassicurazioni agli amministratori locali da parte del Governo e di Sogin sulla temporaneità di tale situazione, unite alle promesse di una pronta e definitiva risoluzione del problema;
in Italia, come dimostrato dalla storia, niente risulta essere più definitivo di quello che viene indicato come provvisorio,
si chiede di sapere:
quando il Governo ritenga di dare indicazioni sulla tipologia di sito, o dei siti, e sulla loro individuazione, al fine di rendere fattibile e credibile l’intero ciclo di decommissioning nucleare italiano, per procedere allo stoccaggio di tali scorie in tempi certi in modo completo e definitivo secondo le normative vigenti;
se Sogin ritenga i siti ove sono localizzate le ex centrali nucleari idonei e adeguati a tale scopo.